Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, ha rilasciato in queste ore un’intervista ai microfoni de “Il Corriere della Sera”, al cui interno ha sottolineato con rammarico che la curva dei contagi in Europa è tornata a salire, anche se in Italia, per fortuna, al momento il fenomeno è più contenuto. Nonostante ciò, però, va precisato che questo incremento nei casi di positività è legato in larga parte “alla progressiva dominanza della variante Delta, che per la sua contagiosità, stimata essere di circa il 60% superiore a quella della variante Alfa, è passata rapidamente da pochi punti percentuali a valori del 50-60% in alcune regioni”.
La mutazione è più aggressiva, certo, ma Locatelli non lesina alcune tirate d’orecchie agli italiani, rei i avere commesso qualche leggerezza di troppo, come a Codogno e Manfredonia, ma, a detta dell’esperto, “non è il caso di creare allarmismi, in quanto i dati su decessi e ricoveri in terapia intensiva sono molto più confortanti grazie alle vaccinazioni”. Ecco il nuovo appello: bisogna vaccinare tutti il più in fretta possibile, a cominciare dagli over 60 esitanti e considerando anche gli adolescenti, in quanto “la miocardite e la pericardite connesse ai vaccini a mRna sono molto rare e spesso si risolvono da sole. Inoltre, sono molto più comuni se si contrae il virus, dunque il beneficio supera il rischio”.
FRANCO LOCATELLI: “SCUOLA? PER EVITARE LA DAD BISOGNA VACCINARE TUTTI”
Secondo Franco Locatelli, intervenuto su “Il Corriere della Sera”, la scelta compiuta dal Giappone di impedire la presenza degli spettatori ai Giochi olimpici che scatteranno nella seconda parte del mese di luglio a Tokyo è accompagnata da grande razionalità, in quanto si eviteranno situazioni di assembramento. In merito alla terza dose di Pfizer, invece, il coordinatore del Cts si è limitato a rispondere che “scelte come queste sono di pertinenza esclusiva delle istituzioni sanitarie, le quali, basandosi sulle evidenze scientifiche, decideranno se e quando sarà necessario somministrare una terza dose. Non confondiamo i ruoli”.
Infine, un commento sulla situazione della scuola, che riprenderà di fatto tra due mesi: “Dobbiamo tutelare l’attività didattica in presenza quanto più possibile e la strada per farlo è completare il percorso di vaccinazione degli operatori scolastici. Sarà poi determinante condurre rapidamente, entro la fine di settembre, la campagna vaccinale anche negli studenti oltre i 12 anni e i genitori devono fidarsi della scienza”.