Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts) e direttore di Medicina sperimentale di precisione del Bambino Gesù di Roma, è intervenuto sulle colonne del settimanale “Famiglia Cristiana” per un’intervista esclusiva, pubblicata sul numero in edicola a partire da domani e della quale siamo in grado di proporvi alcune anticipazioni. Partiamo dal dato più importante: la quarta ondata Covid, a settembre, sembra essere scongiurata. “Alla luce della diffusione delle vaccinazioni, non ci sarà – ha detto l’esperto –. C’è però il rischio di una ripresa dei contagi: va evitato con attenzione, prudenza e responsabilità nei comportamenti, non facendo pressioni per riaprire tutto subito, ma procedendo con gradualità”.
Come spiegato da Locatelli, il virus è sempre lo stesso e, semmai, sono le varianti inglese (Alpha) e indiana (Delta) a essere caratterizzate da una maggior contagiosità rispetto al ceppo originario di Wuhan. Non bisogna tuttavia commettere l’errore di pensare a un virus che, per quanto abbia mutato caratteristiche, sia connotato da minor potere di provocare malattia grave: “Ciò che è cambiato è lo stato di immunizzazione del Paese, con 51 milioni di dosi somministrate – ha precisato il coordinatore del Cts –. Questo rende ragione di una maggior protezione dall’infezione”.
FRANCO LOCATELLI: “VARIANTE DELTA, ECCO I SINTOMI”
Franco Locatelli, intervenuto in esclusiva sulle colonne di “Famiglia Cristiana” in edicola da domani, ha anche illustrato i tratti distintivi della variante Delta, la quale pare abbia attenuato o smarrito del tutto alcuni connotati, fra cui la perdita del gusto e dell’olfatto. I sintomi più frequenti, invece, sono febbre, scolo nasale, mal di testa e mal di gola. Tuttavia, serve prestare attenzione, in quanto “questo non le impedisce di causare patologie altrettanto gravi”.
Poi, alcuni consigli per prevenire il contagio: al chiuso vanno mantenute le mascherine, perché rappresentano gli interventi non farmacologici più efficaci insieme al distanziamento interpersonale. Anche all’aperto, però, secondo Locatelli, è opportuno indossarle ove non sia possibile evitare assembramenti o affollamenti, così come è doveroso tenerle quando si è a contatto con un soggetto immunodepresso. Capitolo vaccini: secondo i dati statistici, una persona su 30, se si infetta, muore di Covid. Il messaggio che ne deriva è dunque chiaro: “Vaccinarsi tutti, anche perché i vaccini hanno un profilo di sicurezza ottimo. Per gli over 60 è addirittura una sorta di comandamento”.