Franco Migliacci è stato uno dei più grandi parolieri della musica italiana ed è l’autore di canzoni senza tempo che hanno fatto la storia come “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno. Non solo paroliere, Migliacci si è fatto conoscere ed apprezzare anche come produttore discografico, attore, editore musicale e talent scout italiano anche se il suo nome è diventato famoso in tutto il mondo con il brano “Nel blu dipinto di blu” che ha realizzato con la collaborazione di Domenico Modugno. I due erano grandissimi amici e insieme, nel 1957, nasce Nel blu dipinto di blu” (Volare), diventata inno e simbolo dell’Italia nel mondo.



In occasione di una delle ultime interviste rilasciate alla stampa, Migliacci parlando della canzone ha raccontato: ” fu il primo testo di canzone che scrissi in vita mia, su consiglio insistente di Modugno”. Una intuizione che convince da subito Domenico Modugno come ha raccontato l’autore: “Mimmo lesse quel foglietto e intuì subito la potenza del testo. Mancava ancora la musica, però. Inizialmente il ritornello era “Volavo”, non “Volare”.



Franco Migliacci: come è nata “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno

Non solo, Franco Migliacci ha anche rivelato come con la complicità di Domenico Modugno sia stato modificato il testo de “Nel blu dipinto di blu”: “è di Mimmo “blu come un cielo trapunto di stelle”. A me “trapunto” non piaceva, mi ricordava la trapunta della nonna. Lui mi rispose: “Ma non senti come suona bene?”. Mi insegnò che la ragione, in musica, non ha ragione. Deve suonare bene”. Una volta terminata la composizione del brano nessuno voleva cantare “Nel blu dipinto di blu”. “Rifiutarono tutti di portarla al Festival di Sanremo del 1958 ” – ha ricordato Migliacci, ma alla fine a credere fino in fondo nella potenza del brano è stato proprio Domenico Modugno.



L’esibizione di Modugno ha fatto storia, anche se Migliacci ha raccontato: “provammo l’esibizione a casa sua. Era un attore, ci provava gusto ad esagerare, quasi ballava, gli consigliai di non strafare. Fosse stato per lui, si sarebbe buttato in volo fra la gente. Il brano era fuori da ogni schema, non parlava d’amore per una donna, non aveva rime facili. Non sapevamo quale reazione aspettarci. Mimmo aprì le braccia come fossero ali, e successe il finimondo”.