Franco Miseria, fra i più grandi coreografi italiani, è stato ospite oggi de I Fatti Vostri: “I miei genitori mi parlavano nelle balere e io guardavo e sognavo”, ha esordito l’artista parlando della sua passione fin da bimbo. “Da piccolo sono state bullizzato a lungo per il mio cognome, mi dicevano Porca miseria, ed erano botte, poi tornavo a casa e mi sgridava mio padre perchè pensava che ero un attacca brighe”. Poi un giorno Franco Miseria ha fatto l’incontro della sua vita: “Ero al Piper a Roma, un ballerino americano venne da me e mi chiese dove avevo studiato danza. Io gli dissi che ero autodidatta e lui mi disse di studiare che avrei girato al mondo. Mi feci dare l’indirizzo ed era sopra il bar Vanni in zona quartier generale Rai”.



Franco Miseria ha ballerato in moltissimi varietà poi ad un certo punto ha deciso di fare il coreografo, quasi per caso: “Un giorno ho fatto un incidente in auto molto grave, mi hanno operato ed ho pensato che la mia carriera fosse finita. Poi mi chiamò Patty Pravo, le racconto che avevo la gamba ingessata e mi disse che avrei dovuto fare il suo spettacolo anche con una gamba sola e da lì è partita la mia carriera di coreagrafo”.



FRANCO MISERIA E IL SUO LIBRO: “SCRITTO DURANTE LA PANDEMIA”

Franco Miserià è anche un grande talent show, è stato infatti lui a scoprire la mitica Heather Parisi: “L’ho accompagnata nell’ufficio di Giovanni Salvi, dove c’era anche Pippo Baudo, lei saltà sulla scrivania, fece uno show eccezionale e venne subito scritturata”.

Franco Miseria ha scoperto anche Lorella Cuccarini: “Me l’ha segnalata Pippo Baudo. Precedentemente avevo co prodotto una sigla e fra le tante sigle prodotte ce ne è una in particolare che l’ha scritta Michele Guardì, Radio Stella, era la sigla iniziale di un programma che vinse poi il festival dei varietà europei”. Franco Miseria ha poi presentato il suo ultimo libro, Dance volevo essere Ringo Starr: “E’ stato scritto durante la pandemia con la prefazione di Christian De Sica ed è dedicato a mia madre. La batteria? La suono ancora”.