Franco Mussida è tra gli ospiti che ricordano Lucio Battisti a 25 anni dalla morte del cantante nello speciale “Lucio per amico – Ricordando Battisti” trasmesso in prima serata su Rai1. Un’occasione speciale per raccontare il Battisti uomo ed artista a 25 anni dalla scomparsa di uno dei geni più grandi della musica italiana. Da Mogol a Mario Lavezzi, da Mara Maionchi a Caterina Caselli fino a Franco Musica, chitarrista, compositore e cantautore che durante la sua carriera ha condiviso il palcoscenico con grandi numero uno della canzone italiana.



Tra questi c’è stato anche Franco Mussida che ha ricordato così dalle pagine de ilgiornaleoff.it: “all’inizio la PFM era un gruppo di turnisti: suonavamo con grandi artisti, tra cui Lucio Battisti. Tutti i suoi dischi fino alla Canzone del Sole li abbiamo suonati noi infatti. Battisti era un uomo sensibile, una persona schiva che amava il suo lavoro (e lo interpretava con l’estro del genio) ma non le logiche dello showbiz. Aveva la musica dentro, era uno straordinario compositore e forse il primo “afroamericano” italiano per lo stile. Mi spiego: Lucio aveva il senso della composizione ritmica tipica del sound black, ma sapeva unire il tutto a una italianità straordinaria in quel mix esplosivo che era la sua musica. Lucio traduceva lo spirito in musica, con Mogol che poi gli cuciva addosso i testi”.



Franco Mussida: da Lucio Battisti al grande successo come artista

Una carriera di grande successo quella di Franco Mussida che oltre a collaborare e lavorare con Lucio Battisti ha condiviso il palcoscenico con tanti altri artisti e compositori. Dalle pagine di ilgiornaleoff.it ha rivelato quali sono stati i palchi più importanti della sua vita: “il primo è stato quello dello Smeraldo di Milano, avevo 16 anni e significava davvero entrare in uno spazio importante (dove poco tempo prima per altro avevo assistito al concerto dei Jetho Tull)”.

Non solo, Franco Mussida ha poi aggiunto: “al secondo posto metto la prima apparizione al Lirico di Milano con la PFM: facevamo da spalla agli Yes. Terzo e ultimo: quello del palasport di Bologna dove abbiamo fatto da spalla ai Deep Purple e in seguito vi abbiamo anche registrato un famoso concerto di De Andrè”.