A renderlo così famoso è stato tanto impegno, ma anche una buona dose di fortuna, questa la spiegazione dell’attore e regista italiano Franco Nero, volto storico del famosissimo film Django, in un’intervista per la Verità. All’anagrafe Francesco Clemente Giuseppe Sparanero, classe 41, figlio di un maresciallo di carabinieri di Parma, a renderlo celebre è stato il ruolo da protagonista nel film Django, di Sergio Corbucci per il quale la fortuna ha giocato il suo ruolo: “Eravamo tre candidati, il fotografo però ha messo il dito sulla foto della mia faccia”, e da lì il decollo della carriera, ha detto l’attore.



La fortuna però va anche costruita, e così ha fatto: il secondo film a renderlo celebre è stato Camelot, per la regia di Joshua Logan, in cui interpreta il Lancillotto, per il film ha ricordato di essersi dovuto impegnare notte e giorno nello studio dell’inglese: “Ho imparato sentendo vinili, li ho consumati a forza di ascoltarli”, ha detto. Da li la carriera d’oro, suscitando rispetto ma anche invidia di attori del calibro di Clint Eastwood che, riferendosi a Nero, disse: “A Hollywood c’è un giovanissimo italiano che gira un grande musical, mentre io tornerò in Europa a girare un film italiano”.



Franco Nero e l’amore per Vanessa Redgrave: quando la vidi la prima volta…

Oltre al successo, il film Camelot, portò Franco Neri a conoscere quella che sarebbe stata l’amore della sua vita, l’attrice Vanessa Redgrave, che nel film interpretava la parte di Ginevra. L’amore dei due però non sembrerebbe esser stato a prima vista: “Mi aspettavo una Sophia Loren – racconta l’attore – invece vidi una ragazza con jeans strappati e occhiali da vista, così esclamai: Ma quella è un mostro!”.

Tornato nel camerino però riceve un biglietto, un invito a cena per la sera stessa, da parte di Vanessa. Con il secondo incontro Franco si ricrede e tra i due scatta qualcosa. L’amore vero nasce però con un viaggio a San Francisco, improvvisato e all’avventura: “Noleggiammo un’auto, andammo in giro tutta la notte finché, all’alba, affittammo una camera in un motel di quinta categoria”, ha svelato l’attore. Così ha inizio la loro storia d’amore, storia che ha visto anche un momento di crisi, i due infatti si sono lasciati per poi tornare insieme e sposarsi nel 2006.



Franco Nero: le critiche al film di cui è regista e il progetto con il nipote

Nonostante la veneranda età di 80 anni la carriera di Franco Nero può dirsi tutto fuorché conclusa. L’attore ha rivelato di avere tra le mani un nuovo progetto a cui tiene particolarmente: un nuovo film dal titolo L’uomo che disegnò Dio. La trama è ispirato alla storia vera di un cieco che riesce a riprodurre i tratti delle persone che sente parlare. Il film ha però suscitato qualche polemica per la presenza tra gli attori di Kevin Spacey, incriminato per molestie sessuali: “Penso che nella vita bisogna saper perdonare e dare una chance a chi è in difficoltà – ha detto Franco Nero – Quando una persona è accusata 28 anni dopo i fatti qualcosa non va”.

Di caro però ha anche un altro progetto di cui è attore: il film Black Beans, ambientato a Cuba, è la storia di una padre figlio che non si conoscono, quando la moglie e madre muore, nel testamento chiede che i due si ritrovino per disperdano le sue ceneri. Nero ha rivelato di tenere particolarmente perché lo interpreterà con suo nipote, figlio di Liam Neeson e di Natasha, la figlia morta di Nero durante un incidente stradale.