Il professore e fisico dell’atmosfera Franco Prodi, che da sempre afferma che sul cosiddetto cambiamento climatico prevale una sorta di pensiero comune antiscientifico che mira a spargere catastrofismo senza tenere conto delle leggi della fisica, è stato spesso accusato di essere negazionista. Dopo l’intervento del leader del partito Alleanza Verdi Angelo Bonelli, che ha chiesto una proposta di legge per introdurre il reato di “negazionismo” e quindi condannare chiunque sostenga pubblicamente la teoria che il riscaldamento globale non è dovuto alle attività umane e che in realtà non ci sia alcuna emergenza climatica, Prodi risponde al politico con un intervento pubblicato sulle pagine del quotidiano Il Foglio.



Il professore principalmente ci tiene a precisare quale sia la sua posizione su questo argomento, e dice che, come accaduto per il Covid, ora si sta cercando di fare una sorta di disinformazione terroristica in merito al cambiamento climatico, colpevolizzando eccessivamente chiunque provi a formulare una teoria differente rispetto a quella dell’ideologia comune. Il problema però, è che troppo spesso scienziati e modelli presentati, secondo Prodi, non terrebbero conto delle leggi della fisica, “La fisica dell’aerosol, delle nubi, della radiazione in atmosfera, con la meteorologia dinamica, una fisica comune ai due ambiti, una fisica della quale non sanno nulla. Una fisica purtroppo ignorata anche dalla maggior parte dei fisici, che purtroppo pensa di poterne parlare con autorevolezza senza averla mai veramente praticata“.



Franco Prodi sul cambiamento climatico “Non sposare le corporazioni, giudicare tema per tema”

Come accaduto durante la pandemia quindi, le formulazioni utilizzate nei modelli proposti da alcuni ricercatori internazionali, non avrebbero fatto bene i conti con la vera scienza e con la fisica. Questo secondo Franco Prodi, ha portato alla situazione attuale, nella quale si pubblicano studi considerati autorevoli, ma che in realtà ignorano troppi fattori e concause. “Poi ci sono altri aspetti concomitanti ancora poco conosciuti, come il flusso di calore dall’interno della Terra, il degassamento della crosta terrestre e l’immissione dei gas da parte dei vulcani, l’interazione oceano-atmosfera. I risultati dei modelli sono quindi solo scenari privi di attendibilità, quanto a
previsione dell’evoluzione del clima“.



Il professore quindi accusa “la dittatura di giornali e media” che basandosi su concetti pseudoscientifici colpevolizza eccessivamente l’umanità senza però tenere conto delle conseguenze, che in futuro potrebbero limitare la democrazia. Infine una esortazione “a giudicare tema per tema senza sposare una corporazione in particolare“, e soprattutto a non generalizzare unificando chi critica le posizioni di catastrofismo climatico con coloro che hanno contestato i vaccini anti Covid.