Franco Prodi, ex direttore dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, in una intervista a Libero, ha parlato delle sfide climatiche che il mondo sta affrontando, tra allarmismi e realtà: “Al momento nessuno può valutare l’incidenza dell’elemento antropico nel cambiamento del clima e pertanto nessuno può controllarla. Di certo però il riscaldamento del Pianeta non dipende al 98% da noi, come invece in tanti sostengono. Questa è una fesseria, talmente diffusa però da diventare inarrestabile”, ha chiarito.



Per comprendere quale siano gli effetti dell’attività umana sulla Terra, dunque, sarà necessario attendere. “Tra cinquant’anni di studi saremo forse in grado di stimare l’incidenza dell’uomo sul clima, che per inteso nessuno nega, tantomeno io. Solo allora si scoprirà che avevo ragione, ma io sarò morto da un pezzo”, ha spiegato. Il riscaldamento globale, tuttavia, desta ancora molta preoccupazione. “Il cambiamento climatico è connaturato al pianeta, c’è sempre stato e ci sarà sempre. La Terra negli ultimi duecento anni si è riscaldata di 0,7 gradi centigradi ogni secolo. Ma non c’è un’emergenza climatica, come sostengo nella petizione del 2019 che ho scritto con altri 150 professori universitari ed è ormai firmata da oltre 1500 colleghi di prima fila a livello internazionale, ovviamente tutti oggi ostracizzati”.



Franco Prodi: “Riscaldamento Terra non dipende da uomo”. La teoria

Lo scienziato Franco Prodi ritiene che il vero problema non sia il riscaldamento della Terra. “C’è un’emergenza inquinamento e di tutela dell’ambiente planetario, che è cosa ben diversa. Ho il sospetto ben fondato che il riscaldamento globale sia una manovra di distrazione di massa per distogliere gli uomini dal vero problema, che è appunto l’inquinamento del pianeta e la scarsa protezione dell’ambiente”, ha rivelato. Anche l’allarme per la siccità si inserirebbe nello stesso contesto. “Piove di meno negli ultimi due anni. Non è un dato significativo. Per quel che ne sappiamo, tra qualche settimana potremmo doverci lamentare della situazione opposta”.



E a tal proposito conclude: “L’aridità della Terra non è dovuta alla siccità, che è un fenomeno passeggero, legato al ciclo delle nubi e non al supposto surriscaldamento del globo, perché non è che dove fa più caldo piove di meno. La siccità è un fenomeno meteorologico, aggravato dall’enorme aumento dei prelievi di ogni tipo. È sbagliato correlarlo al cambiamento climatico. Il fatto è che l’umanità è aumentata e usa più acqua. Il lago Ciad si restringe perché non ha emissari ma i milioni di persone che insistono su questi bacini sono passati da venti a settanta”.