Franco Simone e l’incontro con Diego Armando Maradona: “Era in prima fila ad un mio concerto e…”

La storia della musica italiana, così come un pezzo di televisione, devono molto all’estro e alla creatività di Franco Simone; cantautore di immensa caratura e che nel corso della sua carriera ha collaborato con i più grandi artisti del settore. Ospite a La Volta Buona di Caterina Balivo non poteva che donare al pubblico un numero smisurato di aneddoti, retroscena e anche commenti di apprezzamento per alcuni colleghi che oggi dominano le classifiche e il gradimento degli appassionati.



Franco Simone è partito dall’incontro con El Pibe de Oro, il compianto Diego Armando Maradona. “Quando ci intrammo per la prima volta mi chiese un disco per lui, poi ne volle anche un altro da regalare a sua moglie. La seconda volta fu invece ad un mio concerto: lo vidi in prima fila e a quel punto non potevo che dedicargli una canzone, si chiamava ‘Respiro’”. Il cantautore è poi passato ad un altro primo incontro, quello con Gianna Nannini: “Quando l’ho conosciuta era ai primi tempi ed era timidissima; ciò che mi colpì fu la sua eleganza, a dispetto del suo essere rocker, una vera e propria signora. Poi chiaramente quando sale sul palco si trasforma!”.



Franco Simone su Marco Mengoni: “E’ il discendente ideale di Fausto Leali…”

Proseguendo nell’intervista a La Volta Buona, Franco Simone – all’anagrafe Francesco Luigi Simone – si è lasciato andare ad un simpatico racconto relativo all’adolescenza, con riferimento alla percezione estetica. “A scuola non mi considerava nessuno, la prima volta che mi sono innamorato non mi sono nemmeno dichiarato perché sapevo di non avere speranza. E’ la musica che forse mi ha cambiato, aggiunge erotismo”. A tal proposito, il cantautore ha sfruttato un parallelismo con Riccardo Cocciante: “Io iniziai con Riccardo Cocciante e lui ‘esplose’ con ‘Bella senz’anima’; tutte le sere quando lui cantava era un avvenimento, e anche lui diventava più bello di me”. Il cantautore ha poi aggiunto: “Quello che vuole è l’armonia tra quello che uno fa e quello che uno canta”.



Prima di cimentarsi con uno dei suoi brani più iconici, Franco Simone si è espresso con parole al miele anche nei confronti di Marco Mengoni. “Si vede che ha ascoltato tanta buona musica, il discendente ideale di Fausto Leali per la capacità di raccordare la musica popolare alla soul music”.