Franco Tanò è morto all’età di 90 anni: era un ex manager, noto soprattutto per il ruoli ai vertici di MondadoriFininvest ed Enel. Il decesso è avvenuto mentre era ricoverato alla Casa Sollievo della Sofferenza fondata da Padre Pio, a San Giovanni Rotondo, in Puglia, dove nelle prossime ore, come riportato dal Corriere della Sera, avrebbe dovuto sottoporsi ad un intervento al cuore. Un ictus tuttavia lo ha colpito prima che potesse andare in sala operatoria.



Al suo fianco c’erano la moglie Sonia Raule, attrice e presentatrice televisiva, e la figlia Carolina. A dare il triste annuncio in serata è stata però la sua assistente, Alice Sormani. I messaggi di cordoglio di esponenti del mondo della politica e dell’economia si stanno in questi istanti susseguendo sui social network. “Addio al manager Franco Tatò, che si è spento a 90 anni. L’Italia perde un grande uomo di impresa e di cultura che ha saputo risanare e guidare aziende italiane tra le più rilevanti, tra cui Olivetti, Mondadori, Fininvest, Enel. Alla sua famiglia vanno le nostre condoglianze”, ha scritto Giovanni Totii, presidente della Liguria.



Franco Tatò è morto: chi era ex manager Mondadori e Fininvest

Franco Tatò, morto nelle scorse ore in Puglia, era un ex manager che nella sua carriera ha ricoperto diversi ruoli di spicco nel mondo dell’imprenditoria, tra cui quelli in MondadoriFininvest ed Enel. Lo chiamavano Kaiser Franz non soltanto per i suoi studi in Germania, ma anche per la capacità di risanare le aziende e aumentare i profitti attraverso le sue scelte, in molti casi anche dure come per la riduzione nel numero dei dipendenti. “Quando mi guarda, temo che consideri anche me un onere inutile, da tagliare”, disse di lui Silvio Berlusconi, che gli affidò numerosi incarichi.



La sua formazione però non era soltanto economica. Alle spalle aveva anche una ampia cultura e una passione smisurata per la filosofia, materia in cui da giovane si era laureato all’Università di Pavia con una tesi in filosofia teoretica su Max Weber. Spesso ragionava sulle ragioni profonde del suo lavoro. Aveva anche scritto libri di storia.