Franco Terlizzi è stato scarcerato: uscirà dall’istituto penitenziario di Monza e andrà agli arresti domiciliari, mentre le indagini che lo riguardano continueranno. L’ex pugile, che ha partecipato all’Isola dei Famosi, è sotto la lente di ingrandimento della giustizia per dei legami con esponenti della ‘ndrangheta. In particolare, come riportato da Repubblica, l’accusa della Procura è di avere fatto da prestanome a Davide Flachi. Aveva intestato la sua carrozzeria. L’arresto era stato disposto insieme a quello di altre 12 persone, tra cui proprio il figlio del boss Pepè, che invece resterà in carcere.
La detenzione dell’ex naufrago è durata dunque soltanto qualche giorno. I suoi avvocati difensori, Marcello Perillo e Antonino Crea, sono riusciti a ottenere gli arresti domiciliari, che inizialmente erano stati negati per “pericolo di fuga”. La Gip di Monza, tuttavia, ha poi accettato la loro istanza, sottolineando che essendo “incensurato” ed essendo stata la carrozzeria “sequestrata” non sussistono dei rischi di reiterazione del reato.
Franco Terlizzi scarcerato: va ai domiciliari. Le accuse all’ex pugile
L’accusa di intestazione fittizia non è tuttavia l’unica ai danni di Franco Terlizzi, che è stato scarcerato e andrà agli arresti domiciliari. Un’altra ipotesi di reato infatti è quella di associazione per delinquere finalizzata a frodi assicurative. A capo di quest’ultima, secondo quanto riportato da Repubblica, ci sarebbe stata proprio Davide Flachi, figlio dello storico boss della ’ndrangheta Pepè, a cui ha fatto da prestanome per la carrozzeria.
L’ex pugile, nel corso dell’interrogatorio per rogatoria da parte del Gip di Monza, Silvia Pansini, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Dopo di ciò, però, ha fatto sapere, attraverso i suoi avvocati difensori Marcello Perillo e Antonino Crea, che nel corso del procedimento, davanti ai Pm milanesi, chiarirà la sua posizione. Inoltre, ha ribadito di essere pronto a “combattere” in Tribunale con l’obiettivo di dimostrare la sua innocenza.