Dopo la scarcerazione, si trova adesso agli arresti domiciliari Franco Terlizzi, ex pugile ed ex ‘naufrago’ de “L’Isola dei Famosi”, arrestato nell’inchiesta milanese che ha portato in carcere anche Davide Flachi, figlio dello storico boss della ‘Ndrangheta Pepè Flachi. Le accuse che riguardano Terlizzi sono associazione per delinquere finalizzata a frodi assicurative e intestazione fittizia di beni. In altri termini, secondo la Procura, l’uomo sarebbe il prestanome di Davide Flachi, che gli avrebbe intestato una carrozzeria, per mezzo della quale sarebbero stati inscenati finti incidenti stradali con l’obiettivo di truffare le assicurazioni.

L’ex pugile e personal trainer dei vip originario di Bitonto è assistito dai legali Marcello Perillo e Antonino Crea, con quest’ultimo che, ai microfoni di “Lombardia Nera”, su Antenna 3, ha dichiarato: “Valuteremo se approcciarci al pm per rendere le nostre dichiarazioni”. Comparso davanti al gip, Franco Terlizzi si è avvalso della facoltà di non rispondere: “La nostra priorità – ha proseguito l’avvocato Crea – adesso è quella di acquisire la documentazione, le intercettazioni, prenderci il tempo necessario per confrontarci con l’assistito e spiegare al pm le singole contestazioni”.

FRANCO TERLIZZI: “STO BENE, SONO SERENO”

A “Lombardia Nera”, l’avvocato Crea ha aggiunto: “Sulla base della documentazione processuale oggi a nostre mani e da un confronto approfondito con Franco Terlizzi, siamo convinti che riusciremo a dimostrare l’innocenza dell’assistito rispetto a ogni singolo capo contestato. Franco non ha mai negato di avere un rapporto personale e di avere conosciuto e frequentato in passato queste persone. Franco è un personaggio simpatico e carismatico, talvolta ingenuo, e nella sua figura di personaggio pubblico ci sta che avesse conoscenze diverse”.

L’indagine, per ammissione del legale, è molto ampia e complessa, ma “conosco Franco e la storia di quella carrozzeria, che non nasce certo da questi presupposti. La frequentazione della carrozzeria da parte di questi personaggi della ‘Ndrangheta ha tratto in equivoco il pubblico ministero e l’accusa. Semplicemente loro, in maniera assolutamente pulita, apportavano del business commerciale. Lo stesso Franco Terlizzi, intervistato in tribunale, ha commentato: “Sto abbastanza bene, sono sereno soprattutto. Male non fare, paura non avere: sono tranquillo. Sono nelle mani della giustizia e di grandi avvocati. Sono innocente, non ho fatto nulla di tutto ciò e ho solo lavorato. La legge farà il suo corso e capirà che io non sono la persona che viene descritta”.