François Ozon fa il suo ingresso nello studio di Oggi è un altro giorno affiancato dalle due attrici protagoniste di ‘Mon crime’, il suo ultimo film. Il celebre regista francese racconta come nasce l’idea di questo film che sta intanto avendo grande successo: “Avevo voglia di interrogarmi su come una ragazza degli anni ’30 riesce ad uscire da una famiglia patriarcale, dove le donne non hanno neanche diritto di voto, dove molte cose ti sono imposte, dove sei sposata per la dote”.
Il film infatti racconta l’ambizione di una giovane attrice a diventare famosa. La protagonista è disposta a tutto per riuscirci, anche a fingersi un’assassina. Al suo fianco ha tuttavia una complice perfetta: una rigorosa avvocatessa. (Aggiornamento di Anna Montesano)
François Ozon, regista di “Mon crime”
François Ozon sarà ospite di Serena Bortone nella puntata di oggi, giovedì 30 marzo, di Oggi è un altro giorno. Il regista francese torna al cinema, in sala dal 25 aprile, con il film “Mon crime”, liberamente ispirato all’omonima pièce del 1934 di Georges Kerr e Louis Verneuil: “Mi piaceva l’idea di una donna che si accusa di un crimine mai commesso, per poi ottenere gloria e successo grazie all’ottusità e alla corruzione del sistema giudiziario”, ha detto il regista all’Espresso.
Le due protagoniste sono l’attrice Madeleine Verdier (interpretata da Nadia Tereszkiewicz) e la migliore amica Pauline, avvocato, interpretata da Rebecca Marder. Il film è il terzo capitolo di una trilogia sulla condizione femminile, iniziata con “8 donne e un mistero” e proseguita con “Potiche – La bella statuina”.
François Ozon: al carriera del regista francese
François Ozon è nato a Parigi nel 1967, da un professore di biologia e un’insegnante. Da giovane inizia a lavorare come modello, poi si laurea in storia del cinema nel 1993 alla scuola di cinema La Fémis. Dopo molti cortometraggi, nel 1998 esce il suo primo film “Sitcom”, a cui seguono “Amanti criminali” e “Gocce d’acqua su pietre roventi”. Nel 2000 dirige “Sotto la sabbia”, primo capitolo della Trilogia del Lutto, che continua nel 2005 con “Il tempo che resta” e “Il rifugio” nel 2009. Il successo internazionale arriva nel 2002 con “8 donne e un mistero”, in cui raduna diverse generazioni di attrici francesi, tra cui Catherine Deneuve, Fanny Ardant, Isabelle Huppert, Emmanuelle Béart e Virginie Ledoyen. Nel 2022 ha diretto il film “Peter von Kant”, ispirato al dramma teatrale “Le lacrime amare di Petra von Kant” di Rainer Werner Fassbinder.