IL VESCOVO DI AJACCIO MONS. BUSTILLO PRESTO CARDINALE: “RESPONSABILITÀ E FEDELTÀ”
Nella lista dei 21 nuovi cardinali annunciati come imminenti alla nomina nel Concistoro del 30 settembre 2023 con Papa Francesco, c’è anche Francois-Xavier Bustillo, attuale vescovo di Ajaccio in Corsica. Assieme a mons. Christophe Pierre, nunzio apostolico negli Stati Uniti, sono loro i due francesi protagonisti che entreranno nel Collegio Cardinalizio da fine settembre prossimo: «Ho persino pensato che fosse uno scherzo», ha raccontato a caldo a “Vatican News” il monsignore tra i più attivi missionari in terra corso-francese.
Classe 1968, francescano conventuale, il prossimo cardinale Bustillo è nato a Pamplona (è franco-spagnolo) e due anni gestisce la Diocesi di Ajaccio in Corsica fungendo però anche da eminente e “fresco” rappresentante della Chiesa francese nel delicato momento che sta attraversando (tra abusi, legge sul Fine Vita e situazione a Notre-Dame): «questa responsabilità è sinonimo di fedeltà e vicinanza al Santo Padre senza dimenticare il legame, come vescovo in Corsica, con un popolo specifico, una diocesi», racconta sempre Bustillo alla stampa vaticana, «Devo cercare di trovare un legame con grande semplicità ed equilibrio tra Roma e ciò che il Papa mi chiederà, e la responsabilità che ho attualmente qui in Corsica, direttamente e semplicemente con il popolo di Ajaccio e la sua diocesi».
LA “MISSIONE” DEL PROSSIMO CARDINALE BUSTILLO: “GESÙ È LA VERA RIVOLUZIONE”
Intervistato oggi dall’Avvenire, Mons. Bustillo oltre alla sorpresa per la nomina in Concistoro, racconta della sua particolare vicenda personale da missionario “cosmopolita” tra Francia, Spagna e Italia: «Con la mia macchina ho percorso già più di 50mila chilometri. Per conoscere ogni angolo di questa diocesi. Da pastore per me è importante incontrare ogni realtà e ascoltare ogni persona: da quelle che hanno incarichi di responsabilità alle più semplici e umili. E la formazione cosmopolita mi aiuta ad essere più elastico e a capire meglio una realtà nuova».
Papa Francesco pare sia rimasto folgorato dal libro “Testimoni non funzionari” dove il “giovane” vescovo Bustillo scrive nero su bianco l’idea di missione nella nuova Chiesa che avanza: «pastorale sacerdotale secondo una prospettiva più esistenziale», spiega il prossimo porporato. Presente al recente vertice della Chiesa francese sul caso drammatico degli abusi, Mons. Bustillo sottolinea come sia una questione importante e grave ma non sia l’unico tema per la Chiesa di Cristo oggi: «Papa Benedetto lo aveva spiegato: è necessario che la Chiesa sia purificata dall’interno. Papa Francesco con il suo nome e con il suo stile sta “riparando” la Chiesa». È una priorità ma non l’unica, sottolinea il prossimo cardinale: «Dopo queesta opera di purificazione dobbiamo dedicarci alla missione. Sono fermamente convinto che il mondo di oggi, complesso e difficile, si aspetta molto dalla Chiesa». Secondo il vescovo di Ajaccio della Chiesa ormai viene sottolineato solo l’aspetto “politico” o, se proprio va bene, il “contrasto” sulle questioni morali: ma la Chiesa, rileva Bustillo, «ha molto di più da offrire». Ad esempio leggendo il Vangelo di Matteo – «amate i vostri nemici, non giudicate, perdonate» – ecco questa per il vescovo prossimo cardinale «non è poesia, sono parole di Gesù che sono “rivoluzionarie” per l’umanità. Ora, penso alla Francia, viviamo in una società violenta, dove Dio è stato messo ai margini, e dove l’uomo ritrova la sua umanità e la sua animalità. In questo contesto la spiritualità evangelica ci può aiutare a superare la violenza e le nostre divisioni. Questa è la sfida che dobbiamo affrontare, con umiltà e con chiarezza», conclude nel dialogo con l’Avvenire.