Frank Chamizo è risultato positivo a un test antidoping e di conseguenza ha perso il bronzo conquistato ai Mondiali di lotta de settembre del 2022 in Serbia, nel quale aveva patteggiato, arrivando dunque a medaglia. L’azzurro ha patteggiato una squalifica di tre mesi. Il lottatore è stato anche bronzo olimpico a Rio nel 2016. A a Gazzetta dello Sport: “Ci tengo a precisare che nella mia vita non ho avuto mai nulla a che fare con il doping e che il provvedimento della Federazione Internazionale di Lotta revocarmi la medaglia è stato da me condiviso. Nel procedimento ho tenuto però a dimostrare che la sostanza che era stata trovata non aveva nulla a che fare con le competizioni e che non aveva avuto nessun effetto né sulle gare, né sul bronzo che ho vinto”.
Nonostante ciò, Chamizo ha ammesso di aver sbagliato: “Capisco comunque di aver commesso un errore, per questo ho concordato di perdere la medaglia e ho anche dichiarato la mia disponibilità a sottopormi ad ogni controllo o programma di recupero che permettesse di dimostrare la mia correttezza e la mia voglia di sgombrare ogni dubbio sul punto”.
Frank Chamizo, la Federazione Internazionale di lotta: “Gara non influenzata”
La revoca della medaglia di Frank Chamizo è stata ufficializzata oggi dalla United World Wrestling, la Federazione Internazionale di lotta. La Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali ha preso atto della decisione e risposto con un comunicato: “Rispettiamo i regolamenti e le decisioni ma al contempo riteniamo sia giusto dire che la gara di Chamizo non era stata in alcun modo influenzata dall’uso di sostanze. La UWW, a seguito di approfondita istruttoria dopo la segnalazione da parte dell’agenzia indipendente ITA (International Testing Agency), ha verificato che la positività era dovuta al consumo di una sostanza di abuso a scopo ricreativo, avvenuto lontano dalle gare (tanto che la quantità trovata era molto bassa) e ha comminato la pena minima di 3 mesi che si è esaurita lo scorso mese di gennaio. Tant’è che l’atleta ha già da tempo ripreso la preparazione in vista degli imminenti Campionati Europei Senior di Zagabria“.
Il comunicato della Federazione Internazionale di lotta è continuato così: “Pur non volendo giustificare l’uso di tale sostanza da parte dell’atleta e ritenendo che vada sempre e comunque preservata l’etica dello sport, risulta chiaro tuttavia che il caso di Chamizo ci pone in presenza di un errore umano. Ci è d’obbligo, inoltre, sottolineare che l’atleta Chamizo ha raggiunto grandi risultati senza mai aver ricorso ad aiuti esterni ed illeciti”.