Omicidio Willy Monteiro Duarte, i fratelli Bianchi condannati all’ergastolo in via definitiva dalla Cassazione, continuano a difendersi. Le dichiarazioni spontanee di Gabriele, riportate dal Corriere della Sera, che ha pronunciato di fronte alla Corte durante il processo hanno fatto discutere. Il ragazzo infatti ha affermato “Non sono stato io a colpire Willy”, dichiarandosi anche addolorato da come è stato trattato dall’opinione pubblica, come un “freddo assassino senz’anima” e dicendo “non è vero che non ho mai chiesto scusa, mi sono inginocchiato di fronte alla famiglia e alla madre di Willy, ho chiesto perdono anche se so che non è abbastanza perchè sento un peso dentro per quello che è successo“.
Gabriele Bianchi ci tiene a ribadire nonostante la sentenza, di essere in qualche modo innocente, per non aver commesso l’omicidio volontariamente. In particolare afferma di non aver mai colpito Willy, e dice “So che dovrò rispondere delle mie azioni, ma non sono un pazzo omicida, e so che lo accerterete“, e prosegue “La colpa è stata quella di andare a Colleferro, è stato un errore ma ci avevano chiamati per intervenire“.
Ergastolo ai fratelli Bianchi, Gabriele si difende in aula. La famiglia di Willy “Mai ricevuto scuse”
Dall’aula di tribunale nella quale è stata pronunciata la sentenza della Corte di Cassazione di condanna all’ergastolo per omicidio, aggravata anche dalle accuse di traffico di stupefacenti che i due fratelli Bianchi gestivano, sono partite le dichiarazioni di Gabriele che ora si dichiara innocente per l’omicidio di Willy. E si dice anche fiducioso di nuove indagini che potrebbero confermare il fatto che non sia stato lui a dare il colpo mortale alla vittima.
Davanti ai giudici ha espresso inoltre il dolore e ribadito le scuse nei confronti della famiglia “In carcere ho rivisto quegli attimi e ho capito il dolore della famiglia. Ora che sono padre anche io so cosa significa: senza verità non c’è giustizia“. “Non è facile parlare di un ragazzo che non c’è più, ma io non sono un assassino” ha concluso. La famiglia Monteiro Duarte ha espresso la totale contrarietà a qualsiasi tipo di sconto di pena per i due fratelli, ribadendo anche che in realtà le scuse ufficiali non sono mai arrivate “nessuno ci ha mai contattato per chiedere scusa, niente sconti, la condanna all’ergastolo deve restare“.