La madre dei fratelli Bianchi, Simonetta Di Tullio, è ancora provata dalla sentenza che ha visto i suoi figli Marco e Gabriele essere condannati all’ergastolo per l’omicidio di Colleferro, quello nel quale ha perso la vita il giovane Willy Monteiro Duarte. Lei e il marito non hanno risposto ai giornalisti, limitandosi solo a qualche sfogo con i parenti più prossimi, che, secondo il “Corriere della Sera”, avrebbero riferito le seguenti parole della mamma: “È una sentenza ingiusta, non ce l’aspettavamo. Sono stati condannati a furor di popolo”.



I genitori dei fratelli Bianchi non avrebbero neppure avuto contatti ulteriori con il loro avvocato, Massimiliano Pica, il quale tuttavia dà ragione alle impressioni della madre di Marco e Gabriele: “È fuori dubbio che siamo di fronte a una sentenza mediatica. Mi spiegate cosa significavano quegli applausi alla lettura della sentenza? I parenti e gli amici erano contenti? E di cosa? C’è poco da essere soddisfatti di fronte a una tragedia così grande. Sì, sono deluso. Profondamente deluso. Per me questa non è giustizia. Anzi, è un aborto giuridico”.



FRATELLI BIANCHI, L’AVVOCATO PICA: “SE C’È STATO UN COLPO MORTALE, PERCHÉ INFLIGGERE DUE ERGASTOLI?”

Ancora sul “Corriere della Sera”, il legale difensore dei fratelli Bianchi ha aggiunto: “Se c’è stato un colpo mortale, perché infliggere due ergastoli? Gabriele non ha assolutamente toccato il ragazzo e Marco ha dichiarato di averlo preso nella parte frontale sinistra, dov’era già presente una lesione. Un colpo non mortale, come ha ribadito il professor Potenza, perito della Procura. E, se c’è stata una sequenza di colpi, quale è stato, allora, quello mortale? Non si possono infliggere due ergastoli di fronte a una ricostruzione fumosa e, a tratti, contraddittoria”.



Intanto, tornano alla mente le parole della signora Di Tullio, madre dei fratelli Bianchi, la quale negli scorsi mesi chiedeva a tutti di non giudicare i suoi figli soltanto dalle immagini nelle quali assumono un atteggiamento di apparente tracotanza, con muscoli e tatuaggi in bella vista: “Se i miei figli hanno sbagliato è giusto che paghino, ma sono sicura che non sono stati loro a uccidere. Una madre certe cose le sa”.