Nuova condanna a carico dei fratelli Bianchi, Marco e Gabriele, già destinatari di una sentenza di primo grado che ha stabilito una pena all’ergastolo per l’omicidio del giovane Willy Monteiro Duarte (il ragazzo massacrato a Colleferro nel settembre 2020). I due ragazzi, originari di Artena, sarebbero finiti al centro di un’altra inchiesta relativa a un presunto giro di spaccio, estorsione e risse che, nel dicembre 2020 secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, avrebbe condotto a diversi arresti su disposizione della Procura di Velletri.
I guai con la giustizia quindi, per i fratelli Bianchi, non si limiterebbero al dramma del giovane Willy: ritenuti principali responsabili della morte del ragazzo brutalmente pestato a Colleferro, stando a quanto ricostruito dal quotidiano ora avrebbero incassato una condanna a 4 anni e 6 mesi per presunte attività di spaccio ed estorsione in zona Castelli. La prima sentenza nel processo per la medesima inchiesta li avrebbe visti destinatari di una pena di 5 anni e 4 mesi di carcere. Nel frattempo, sul fronte dell’iter giudiziario per il caso Monteiro Duarte, se da un lato avrebbero adottato un basso profilo in prigione così da allontanare da sé l’immagine di “bulli” emersa a margine delle indagini sul pestaggio di Colleferro, dall’altro avrebbero limato la nuova strategia difensiva con un’altra mossa: cambiare avvocati.
Nuova condanna (e nuovi avvocati) per i fratelli Bianchi dopo l’ergastolo per l’omicidio di Willy
Marco e Gabriele, meglio noti alle cronache come i “fratelli Bianchi” del delitto di Colleferro, secondo il Corriere della Sera sarebbero stati condannati a 4 anni e 6 mesi di reclusione in appello per spaccio ed estorsione nell’ambito di una inchiesta avviata dalla Procura di Velletri e sfociata, nel dicembre 2020, in alcuni arresti. Il primo grado a loro carico si sarebbe concluso con una pena a 5 anni e 4 mesi di carcere, e ora attenderebbero la decisione della Cassazione mentre, in due penitenziari separati – uno a Viterbo e l’altro a Rebibbia – scontano l’ergastolo in primo grado inflittogli per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte.
I fratelli Bianchi sarebbero stati raggiunti dal provvedimento di arresto su presunti giri di spaccio e pestaggi in costanza di detenzione per i fatti di Colleferro e ora si andrebbe verso la sentenza definitiva. Nel frattempo, oltre ad aver intrapreso la via della “buona condotta” in carcere, avrebbero cambiato strategia a partire dalla nomina di nuovi avvocati che si occupino della loro difesa in vista dell’appello per l’omicidio di Willy. Secondo i dettagli diffusi ancora dal Corriere, infatti, i fratelli Bianchi avrebbero scelto come difensori tre avvocati del foro di Roma: Valerio Spigarelli, Ippolita Naso e Pasquale Ciampa al posto del precedente legale, Massimilano Pica, che avrebbe rimesso il mandato dopo la conclusione del primo grado sul caso Monteiro.
Un “codice” per portare avanti la rete di spaccio: questo sarebbe emerso, sempre secondo il quotidiano di via Solferino, dall’inchiesta sui fratelli Bianchi relativamente a un presunto giro di droga, prevalentemente cocaina, ed estorsione ai Castelli. Il gruppo finito al centro delle indagini avrebbe operato tra i centri di Velletri, Lariano e Artena usando nomi in codice per gestire il presunto traffico. Parole come “caffè”, “camicie”, “magliette” o “aperitivo” sarebbero state utilizzate per riferirsi agli stupefacenti nel tentativo di non essere scoperti.