Salvatore Ladaga, suocero di Gabriele Bianchi (uno dei due fratelli Bianchi condannati all’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro), candidato alle elezioni amministrative di Velletri che si terranno il 14 e 15 maggio prossimi. Secondo quanto riportato da Repubblica, Salvatore Ladaga, di Forza Italia, è nella lista di nomi del candidato sindaco Ascanio Cascella alle comunali.
Imprenditore e politico di centrodestra, riporta Il Corriere della Sera, Salvatore Ladaga è il padre della compagna di Gabriele Bianchi e, secondo il quotidiano, sarebbe indagato per un presunto tentativo di corruzione del deputato Angelucci nei confronti di Alessio D’Amato, ex assessore alla Sanità. Ladaga si sarebbe detto sereno e convinto che “il tempo farà giustizia” dando ragione della sua estraneità alla vicenda. Avrebbe così deciso di non tirarsi indietro e di correre alle prossime consultazioni nella sua città aspirando al ruolo di consigliere comunale. Sua figlia si è legata sentimentalmente a uno dei giovani attualmente in carcere per il delitto del giovane Willy Monteiro, massacrato di botte fuori da un locale il 6 settembre 2020. Ai microfoni del Corriere, lo stesso Salvatore Ladaga aveva definito il genero come “un bullo, un cretino, un prepotente“, sostenendo che non avesse chiesto perdono per il brutale pestaggio per il rischio di essere “frainteso”.
Le parole di Salvatore Ladaga sul caso dei fratelli Bianchi condannati per l’omicidio di Willy
Il suocero di Gabriele Bianchi, secondo le parole riportate dal Corriere della Sera nel 2022 sul caso dei fratelli Bianchi finiti in carcere per l’omicidio di Willy Monteiro a Colleferro, avrebbe dipinto la situazione familiare in questi termini dopo i tragici fatti del settembre 2020, con una particolare attenzione al nipotino nato dalla storia d’amore tra sua figlia e Gabriele Bianchi: “Siamo tutte vittime collaterali dei fratelli Bianchi. Però il figlio di più. Lui che c’entra? Non era nato. Gli ultimi giorni sono stati devastanti. Mia figlia che torna stravolta dai colloqui in carcere…“.
Sul fatto che i fratelli Bianchi non abbiano mai chiesto perdono alla famiglia di Willy Monteiro Duarte, neppure durante il processo a loro carico per il brutale pestaggio in cui il ragazzo fu ucciso, Salvatore Ladaga aveva espresso il suo punto di vista : “Rispetto la dignità con la quale hanno affrontato un dolore così grande. Ma non era arrivato il momento. Sarebbe stato frainteso“. Il suocero di Gabriele Bianchi, all’epoca in cui apprese della relazione, avrebbe aiutato la coppia ad aprire una frutteria nella speranza che tutto sarebbe andato per il meglio nonostante il suo ritenere Bianchi “un bullo, un cretino, un prepotente“. La cronaca, in questo caso, gli avrebbe dato torto.