Fratelli La Bionda a tutto tondo ai microfoni di Oggi è un altro giorno. Il celebre duo musical ha ripercorso la strabiliante carriera, rivelando un aneddoto sulla madre, che non ha mai “perdonato” la scelta dei figli di non prendere la laurea per dedicarsi alla musica: «Non si è mai rassegnata. Nostra madre era contenta del successo, ma in fondo non era felice che non avessimo preso la laurea. Noi abbiamo cercato di riempirla di regali per farle dimenticare questa cosa».
Nel corso della lunga intervista, i fratelli La Bionda hanno ripercorso la storica collaborazione con Amanda Lear: «Quando l’abbiamo conosciuta aveva circa 36 anni, era un personaggio che non giocava su questo fatto. Noi andavamo a Londra da tempo perché l’Italia ci stava un po’ stretta. Frequentando quel mondo della musica, l’avvenimento principale era il Rocky Horror Show. Dopo la partecipazione allo spettacolo, andammo a mangiare in un ristorante famoso e incontrammo Ringo Starr, i Queen e Amanda. Abbiamo iniziato a parlare di musica». «Era un momento di ambiguità comunque, c’erano tanti artisti che facevano dell’ambiguità un’identità. Lei è un personaggio straordinario perché è di mondo, è una persona che aveva tutto ben chiaro in testa». (Aggiornamento di MB)
I fratelli La Bionda e la musica dico in Italia
I fratelli La Bionda, Carmelo e Michelangelo, non solo hanno lanciato la italo-disco music in tutto il mondo, ma hanno anche firmato sigle tv, colonne sonore e musiche degli spot di pubblicità. Per per anni hanno fatto credere di essere artisti di lingua inglese con il nome di DD Sound: “Allora era il momento in cui dovevi avere un nome esotico, comunque non italiano… E quindi anche noi all’inizio abbiamo provato con DD Sound, che ci piaceva. E tutti dicevano “Però, senti ‘sti americani, loro si che sanno fare come si deve la disco”… Anche in Francia, in Germania tutti avevano preso ad usare, specie nella musica del momento, nomi anglosassoni”, hanno raccontato a La voce di New York. Pi hanno deciso di portare alla ribalta il loro cognome: “L’essere poi i La Bionda ha fatto in modo che la musica nostra e di altri connazionali diventasse in tutto il mondo la italo-disco music, che non aveva niente da invidiare a quella disco americana o inglese del momento. Anzi, aveva una connotazione diversa dalla solita disco”, hanno spiegato.
Le collaborazioni dei fratelli La Bionda
Carmelo e Michelangelo La Bionda, nati a Ramacca rispettivamente nel 1949 e nel 1952, hanno scritto scritto musica – non disco – per tantissimi artisti: da Bruno Lauzi a Mia Martini, da Ornella Vanoni ai Ricchi e Poveri. Inoltre hanno scoperto e lanciato Amanda Lear: “Quando l’abbiamo conosciuta, qui in Italia non se la filava nessuno. Intendiamoci, era un bel personaggio, conosceva gente della moda, dell’arte e dello spettacolo, ma musicalmente era una perfetta sconosciuta, nemmeno cantava. Noi l’abbiamo “presa” e lanciata, ed è diventata subito un successo”, hanno raccontato a La voce di New York. I La Bionda hanno scritto anche tantissime colonne sonore di film di successo come “Poliziotto Superpiù”, “Cane e gatto”, “Chi trova un amico trova un tesoro”, “Roba da ricchi” e “Miami Supercops”: “Tutto è cominciato quando Sergio Corbucci… La musica è piaciuta e abbiamo continuato, con lui e con Bruno Corbucci”. I due fratelli hanno composto anche musiche per lo spot di pubblicità famose come Algida, McDonalds e Coca Cola.