Bruno Frattasi è il nuovo direttore generale dell’Agenzia nazionale per la cybersicurezza. Il Governo di Giorgia Meloni ha scelto l’ex Prefetto di Roma per assolvere un ruolo delicato in questa epoca. “Mi sento pronto, ma lo dico con assoluta umiltà, grazie al fatto che la nostra amministrazione pubblica nella quale sto da 42 anni ha insegnato a tutti noi che ne facciamo parte una dote che spero di avere assimilato: quella della versatilità”, ha affermato in una intervista a Il Messaggero.
La scelta è ricaduta su di lui, dopo le dimissioni di Roberto Baldoni, nonostante non sia un esperto di tecnologia. “Non lo sono. Ma l’Agenzia ha al suo interno grandi competenze e la mia prima cura sarà valorizzarle appieno. Quanto alla mia figura in questo ruolo, mi viene da fare un paragone: il direttore generale di un ospedale non è per forza un chirurgo, è un manager della sanità. Cioè uno che deve far funzionare in maniera efficace una struttura complessa, avendo una visione delle strategie da perseguire. Cercherò di fare proprio questo”, ha aggiunto.
Frattasi: “Cybersicurezza è sfida, Italia sarà più digitale”. I progetti
Le sfide che derivano dalla necessità di fornire una cybersicurezza all’Italia sono numerose, soprattutto in virtù dei numerosi attacchi subiti nei mesi scorsi. “Quella degli hacker russi, a quanto pare, è una delle prime minacce che incombono. Anche se sembra che il nostro Paese non abbia riportato gravi danni dai recenti attacchi di questo tipo. Io vedo l’Agenzia come un organismo che non solo deve difendere da atti ostili l’Italia e le sue infrastrutture strategiche rafforzandone la resilienza, ma anche come una struttura che deve accompagnare e guidare il Paese e le sue articolazioni istituzionali, amministrative, economiche verso una piena digitalizzazione dei servizi e verso un orizzonte di post-modernità”.
Al suo fianco l’ex Prefetto di Roma avrà un team di esperti. “L’Agenzia dovrà essere completata nei suoi organici. So che ci sono centinaia di assunzioni da fare e questa sarà un’altra delle mie priorità. Avremo svariati fronti su cui agire. Penso per esempio al contrasto alla criminalità organizzata nazionale e transnazionale che ovviamente sfrutta il cyberspazio, il cosiddetto quinto dominio, per i suoi affari”, ha concluso.