Carlo Freccero è scettico in merito alla possibilità che con l’avvento del Governo di Giorgia Meloni possa esserci un reale cambiamento: “Il nuovo Presidente del Consiglio sembra Mario Draghi con la parrucca bionda di Maurizio Crozza. Non dico assolutamente che sia in malafede, ma è stata scelta dal potere con gli stessi criteri con cui nel 2018 erano stati scelti i 5 stelle. Ora ha due possibilità: obbedire o, a differenza dei grillini, usare a suo favore le regole del sistema. Per quel che mi riguarda, non mi sembra una ribelle del sistema, non a caso va spesso in America ed è la leader dei conservatori al Parlamento europeo”, ha affermato nel corso di una intervista a La Verità.
La Premier, da parte sua, ha annunciato un taglio con il passato, ma per metterlo in atto serve ancora molto. “Meloni è stata molto efficace nel discorso della fiducia alla Camera perché è riuscita a essere motivazionale in un momento di forte depressione. Ma questo non basta per marcare la discontinuità”, ha aggiunto l’ex direttore di Rai 2.
Freccero: “Meloni non è ribelle del sistema”. Le Elezioni Politiche 2022
Carlo Freccero, in merito al futuro del Governo di Giorgia Meloni, ha parlato a La Verità anche dei motivi secondo cui le Elezioni Politiche 2022 hanno dato un risultato così netto. “Perché era l’unica a non aver partecipato al Governo di Mario Draghi”, ha sottolineato. È per questo che ha ereditato il favore degli elettori del centrodestra scontenti. In particolare, “da Matteo Salvini l’elettorato imprenditoriale del Nord, costituito da piccole e medie imprese e degli operai che ci lavorano, difendendoli dalle élite economiche che promuovono gli interessi delle multinazionali e che, a loro volta, rappresentano la fine della piccola imprenditoria”.
In merito alla possibilità che ha la Presidente del Consiglio di guidare il Governo senza mettersi contro i poteri forti, però, l’ex direttore di Rai 2 ha le idee chiare: “La sua unica possibilità è ritagliarsi spazi all’interno delle regole che ci sono imposte”.