Carlo Freccero, noto autore televisivo, ha sempre espresso la sua perplessità in merito alla presenza del presidente ucraino Zelensky a Sanremo ed è tornato a ribadire la propria posizione intervistato stamane dai microfoni del quotidiano La Verità: “Siamo di fronte a un atto di propaganda – spiega – è sempre stato necessario far accettare al popolo un’azione impopolare come la guerra, le cui vittime sono sempre i popoli. Indipendentemente dagli schieramenti, guerra significa morte. Di solito non si scherza a un funerale”.
Carlo Freccero ha quindi portato l’esempio del covid e dei vaccini: “È interessante osservare il comportamento del pubblico su due argomenti. Sui vaccini ha assecondato la linea governativa, mentre sulla guerra dissente apertamente. Questo avviene per due motivi. Il primo è la paura di un conflitto nucleare che suscita una reazione di rifiuto dettata dall’istinto di sopravvivenza. Il secondo motivo è che nel nostro Paese c’è povertà e noi abbiamo già destinato molti soldi all’Ucraina. La guerra sta provocando disagi all’economia e alla nostra vita quotidiana”. E ancora: “Anche le persone che ritengono necessaria la partecipazione alla guerra non ne condividono la spettacolarizzazione a Sanremo. La metafora dell’Orologio dell’apocalisse segna 90 secondi alla fine del mondo”.
CARLO FRECCERO: “LA GUERRA IN UCRAINA COME L’IRAQ…”
Carlo Freccero ha poi paragonato la guerra in Ucraina alle famose armi di distruzione di massa di Saddam Hussein mai rinvenute: “Tutti sanno che quelle armi non esistevano, però nell’immaginario Saddam è rimasto un crudele dittatore”. Secondo Freccero la “Guerra si è trasformata in pericolo nucleare e Sanremo viene usato per allargare il conflitto. Zelensky chiederà altre armi invece bisogna dire basta”.
E l’autore tv torna poi a parlare del covid, lui che storicamente è stato sempre contrario a vaccini e green pass: “Il fatto interessante è che mescolare guerra con spettacolo è, in qualche modo, in continuità con la propaganda pandemica. I virologi chiedevano di vaccinarsi contro il Covid sulle note di Jingle bells . Ora Zelensky ex attore arriva al palco del Festival di Sanremo a chiedere armi. Da tempo Sanremo sembra occuparsi, più che di musica, di look transgender presunti trasgressivi. Anche a questo riguardo – ha concluso Freccero – Zelensky è idoneo perché sono noti i suoi balletti con tacchi a spillo, nudo e lingua fuori, in perfetto stile Måneskin”.