Le indagini sul resto della Freccia Tricolore che si è schiantata poco prima della pista d’atterraggio dell’aeroporto di Caselle, vicino a Torino, hanno escluso la prima ipotesi che era stata mossa dagli inquirenti sulle ragioni dell’incidente. Si era, infatti, parlato di ‘bird strike’, ovvero un impatto tra l’aereo e uno stormo di uccelli sul suo percorso, che avrebbero mandato in avaria i motori, facendo perdere il controllo dell’Aermacchi ‘Pony 4’ guidato dal maggiore dell’aeronautica militare Oscar Del Do.
Tuttavia, dalle analisi fatte sui resti dei motori della Freccia Tricolore di Caselle non è stato individuato, con il luminol e da un’osservazione approfondita ma superficiale, nessun resto imputabile a volatili. La pista, fin dal primo momento, era apparsa la più plausibile, ma questi rilevi getterebbero nuova luce sul caso, tra l’ipotesi che si sia trattato di un guasto meccanico all’aeromobile, oppure di un errore umano del pilota. Ulteriore riprova dell’assenza di uccelli (o una smentita) dai motori della Freccia Tricolore di Caselle sarà data, ora, da una consulenza professionale voluta dalla pm Valentina Bossi e dalla procuratrice Gabriella Viglione, che indagheranno l’interno dei resti dei motori. Similmente, un’altra consulenza definirà la condotta del pilota, attualmente indagato per disastro aereo e omicidio colposo.
Incidente della Freccia Tricolore a Caselle: cosa è successo
Insomma, presto si potrà fare nuova luce sullo schianto della Freccia Tricolore a Caselle, anche alla luce del dipendente della Sagat (che gestisce l’aeroporto) che disse di aver scongiurato la presenza di volatili in pista una quarantina di minuti prima dell’incidente, dopo che il falconiere in servizio quel giorno aveva segnalato circa 120 uccelli in pista. Rimangono, tuttavia, ancora lunghe e articolate le indagini, che dovranno vagliare scatola nera, comunicazioni audio e reperti.
L’incidente, tragico, della Freccia Tricolore a Caselle, si ricorderà, avvenne lo scorso settembre, quando era in corso un volo acrobatico del reparto speciale dell’aeronautica militare. L’aereo, poco prima della pista di atterraggio, perse rapidamente quota, schiantandosi al suolo in una scia di fiamme. Travolse, nell’impatto, evitato dal pilota che si è sganciato grazie ai sistemi di sicurezza, un’auto con a bordo quattro persone. Tra queste, l’incidente della Freccia Tricolore a Caselle si rivelò fatale per una bambina di 5 anni, rimasta intrappolata nel veicolo in fiamme e non a causa dell’impatto violento.