Il suo nuovo album “Unico” è uscito da un paio di settimane e Fred De Palma si riconferma il re indiscusso dell’estate 2021. Anche quest’anno è arrivato il pezzo giusto con cui ci accompagnerà nelle giornate calde al mare e nelle serate ai tavolini di un bar, anche se, in realtà, di singoli ce ne ha regalati ben due: “Ti raggiungerò” (pubblicato a marzo, già doppio disco di platino) e “Un altro ballo”, featuring Anitta. Al centro c’è sempre il reggaeton, genere che Fred ha intenzione di rendere italiano con le sue canzoni.
Intervistato da Billboard Italia l’artista ha spiegato che, nonostante tutti i riscontri positivi che riceve e la collezione di numeri che fa, non è mai primo in classifica fin da subito e il motivo sarebbe proprio lo stile sudamericano che sta importando nella nostra cultura musicale: “Parto sempre bassissimo, non supero record di stream in una giornata. Perché il reggaeton è così: all’inizio hai dei pregiudizi, poi ti conquista pian piano e non lo lasci più”.
Fred De Palma: “Un album reggaeton a Milano non mi sarebbe venuto bene”
Per esaltare il reggaeton made in Italy di Fred De Palma, Billboard Italia gli ha dedicato la cover story del numero di luglio-agosto e ha chiacchierato con lui per andare a fondo in questo suo mondo fatto di contaminazione. La melodia, il modo di scrivere e di concepire le metafore rimangono sempre e comunque fortemente italiani, ma per lavorare per bene ai minimi dettagli di Unico il cantante è volato oltreoceano: “Ho fatto Miami-Colombia-Milano senza poter uscire per la pandemia. Avevo già un disco pronto, ma era completamente diverso da ‘Unico’. Meglio così. Del resto, a Milano un album reggaeton non mi sarebbe venuto benissimo”.
Fred De Palma, in continente americano, ha conosciuto Bull Nene, uno degli autori più importanti per il genere reggaeton, che ha lanciato persino J Balvin, e a Federico (vero nome di Fred De Palma) ha chiesto di fargli ascoltare i suoi lavori: “Credo che lavoreremo insieme, ma in futuro. Non ha neanche troppo senso chiedergli di lavorare insieme per un disco italiano, magari lo farò per una hit mondiale“. Il mercato americano è una delle sue ambizioni e ha ammesso che tenterà di lanciare un brano internazionale solo dopo aver trascorso un po’ di mesi a Miami a imparare da chi lo produce: “Uno ci prova, eh!”. Nel viaggio che Fred ha raccontato c’erano anche Takagi & Ketra, che hanno curato la direzione artistica di “Unico” e lo hanno portato a conoscere le persone con cui loro già lavoravano.