Fred Vasseur nella Scuderia Ferrari

Fred Vasseur è l’ultimo ingresso nella Scuderia Ferrari, nella quale entrerà a far parte ufficialmente il prossimo 9 gennaio come Team Principal e General Manager dopo l’addio di Binotto. L’imprenditore ha un’esperienza di oltre 25 anni nel mondo delle corse automobilistiche, a partire dalle formule junior fino ad arrivare in Formula 1. Nel corso della sua carriera ha promosso piloti di talento: insieme a Nico Rosberg nel 2005 ha conquistato la serie GP2 e nel 2006 con Lewis Hamilton. Vasseur è stato inoltre ceo e team principal della Sauber Motorsport (Alfa Romeo F1 Team) dal 2017 mentre nel 2016, è stato Team Principal della Renault F1 Team. Ad annunciare il suo ingresso in società, la stessa casa di Maranello.



L’amministratore delegato della Ferrari, Benedetto Vigna, ha accolto così Vasseur: “Siamo felici di dare il benvenuto in Ferrari a Fred Vasseur come nostro Team Principal. Nel corso della sua carriera ha unito con successo i suoi punti di forza tecnici, grazie alla sua esperienza in qualità di ingegnere, a una costante capacità di stimolare il meglio nei suoi piloti e nei suoi team. Questo approccio e la sua leadership sono ciò di cui abbiamo bisogno per far crescere la Ferrari con rinnovata energia”.



Il saluto all’Alfa Romeo: “Farò sempre il tifo per voi”

Alle parole di Vigna sono seguite quelle di Vasseur, che ha espresso tutta la propria gioia e riconoscenza per l’occasione ricevuta: “Sono molto felice e onorato di assumere la guida della Scuderia Ferrari come Team Principal. Per me, un appassionato di motorsport da tutta la vita, la Ferrari ha da sempre rappresentato l’apice del mondo delle corse. Non vedo l’ora di lavorare con il team talentuoso e appassionato di Maranello, per onorare la storia e l’eredità della Scuderia e per conseguire dei risultati per i nostri tifosi in tutto il mondo”.



Prima dell’annuncio della Ferrari, l’Alfa Romeo aveva salutato Vasseur con un comunicato: “Sei stagioni di successo e nel 2022 il miglior risultato dell’ultimo decennio col sesto posto: questo momento segna la fine di un’era. Se ne va un amico, un mentore, un capo: ci mancheranno i suoi sorrisi e le sue battute. Faremo il tifo ovunque tu vada”. Lo stesso manager ha ringraziato così la Sauber: “Ripenso con affetto a questi sei anni insieme, ho un debito di gratitudine nei confronti di ogni singolo dipendente della squadra, poiché sono loro che hanno rimesso in piedi questa squadra. Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo svolto collettivamente come squadra e azienda. Qui mi sentirò sempre come a casa“.