Ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e in onda tutte le mattine dal lunedì al venerdì, è intervenuto in collegamento video il giornalista Francesco Fredella, chiamato a dire la sua sul caso relativo all’omicidio della quarantaseienne di Faenza Ilenia Fabbri, fatta uccidere dal marito su commissione. Il suo killer, Pierluigi Barbieri, aveva già commentato in passato su Facebook (quattro anni fa) una massima di un suo contatto (“Siediti sulla sponda del fiume e aspetta il cadavere del tuo nemico”), scrivendo: “Sì, però i cadaveri li faccio io!”. Un’affermazione agghiacciante, che lascia spiazzato qualsiasi utente che possa imbattersi nella sua lettura.
A tal proposito Fredella ha asserito: “Già sui social aveva commesso degli errori, quindi quest’uomo andava attenzionato. Io faccio un appello: segnalate persone come queste, che offendono e commettono veri e propri reati su Facebook, Instagram o Twitter. I social stessi dovrebbero avere un moderatore, servirebbe avere una patente. Una persona come Barbieri sui social non dovrebbe andare. Spero che da questo caso parta un percorso in tal senso”.
FREDELLA: “DONNE FONDAMENTALI NELLA NOSTRA VITA”
Fredella, successivamente al dialogo sull’omicidio di Faenza, si è trovato coinvolto in un dibattito su un altro omicidio, quella della malcapitata Ornella Pinto, accoltellata dal suo ex e madre di un bimbo. Un delitto atroce, che ieri ha vissuto il suo ultimo, drammatico capitolo, con i funerali della quarantenne. Francesco Fredella, mentre scorrevano i titoli di coda di “Storie Italiane”, ha voluto commentare con poche, ma sentite parole quest’ennesimo accadimento, che rimarca ancora una volta come nel nostro Paese le donne vittime di violenza siano sempre troppe. “Nel 2021 queste cose sono atroci, da film horror. Trovo peraltro che sia bruttissimo immaginare l’infanzia di un bambino innocente costretto a crescere senza una madre al proprio fianco. Tutti noi uomini dobbiamo imparare a capire quanto siano importanti le donne nella nostra vita, le mamme nella nostra vita”.