Mentre scoppia il Pfizergate, con la Procura europea che indaga sulla trattativa tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il CEO di Pfizer Albert Burla, esce il libro scritto dall’uomo che ha sollevato la questione. La vicenda riguarda i famosi sms che si sono scambiati, ma soprattutto il rifiuto da parte della presidente della Commissione Ue di fornire i contenuti. Le nuove rivelazioni arrivano da un cittadino insospettabile, Frédéric Baldan, noto alle cronache locali per aver sposato una donna cinese con cui ha creato una società di consulenza specializzata nella cooperazione economica sino-europea. Ma quell’azienda era accreditata al Parlamento europeo, poi è scoppiata la pandemia Covid e il suo accredito è stato ritirato temporaneamente a causa dei suoi viaggi in Cina.



Il lobbista all’inizio del 2023 ha denunciato von der Leyen, lanciandosi in una complessa battaglia legale che ha spinto molti osservatori a sospettare che dietro possa esserci la Cina e un interesse a incrinare la credibilità delle istituzioni europee. Libero poi ricorda che Bruxelles è crocevia di spie. Comunque, Baldan non si è limitato a denunciare. Dopo le prime sconfitte in tribunale e l’allontanamento dall’Europarlamento, su decisione del Segretariato per la Trasparenza, ha scritto un libro dal titolo “Ursula Gate, insider revelations of the power of lobbies at the European Commission“, in uscita a maggio, promettendo rivelazioni a un mese dalle elezioni europee.



LA GENESI DEL PFIZERGATE: L’INCHIESTA DALLA DENUNCIA DI BALDAN

Nella presentazione del suo libro, Frédéric Baldan si chiede chi sia a decidere davvero nell’Ue tra la Commissione, il Parlamento e il Consiglio europeo. Ma si chiede anche quali azioni abbia intrapreso Ursula von der Leyen dopo la sua elezione. “Come funzionano le lobby a Bruxelles?“, altro interrogativo che si pone il belga, che viene descritto come “l’autore della prima denuncia penale della storia contro un commissario europeo in carica“. Baldan accusa la presidente della Commissione Ue di “corruzione, acquisizione illegale di interessi, ingerenza in funzioni e titoli e distruzione di documenti amministrativi“.



Tutto parte da Baldan, perché l’indagine del procuratore europeo è stata trasferita dalla procura di Liegi, che si era attivata l’anno scorso dopo la denuncia del lobbista Baldan, a cui poi si sono aggiunti, come riportato dal Foglio, i governi di Polonia e Ungheria. Ma dietro ci sono anche le rivelazioni del New York Times, a cui la presidente della Commissione Ue aveva rivelato di aver trattato i vaccini anti Covid di Pfizer con Bourla tramite sms. Varsavia e Budapest sono poi intervenute, in quanto in conflitto con la Commissione sull’importo del loro contributo per l’acquisto dei vaccini.