Federico Freni, sottosegretario all’Economia, in una intervista a La Repubblica, ha rivelato quelli che sono gli aggiornamenti in merito al Pnrr dopo l’allarme di Bruxelles. “La revisione è perfettamente in linea con quanto concordato con l’Europa. Entro luglio invieremo un nuovo Piano, senza stravolgere quello attuale”, ha assicurato.



Il rischio, tuttavia, è che ci siano dei ritardi, come preannunciato anche dalla Commissione europea. “Rivedremo i progetti seguendo le indicazioni concordate con Bruxelles. Riallocare le risorse su quelli effettivamente realizzabili è uno sforzo enorme, ma incanalare oggi la programmazione in modo corretto è l’unico modo per garantire domani una spesa fluida. Lo faremo facendo uso del principio di realtà: la macchina non può essere messa in moto e lasciata al suo destino. Il pilota automatico non esiste. Inutile negare i ritardi, inutile cercare ad ogni costo le colpe: ma se non vogliamo accumularne ancora dobbiamo, anzitutto, rivedere i meccanismi di spesa”, ha sottolineato.



Freni: “Entro luglio avremo nuovo Pnrr”. Il piano del Ministero dell’Economia

Il Governo in questi mesi è stato reticente nell’indicare i progetti realizzabili e quelli irrealizzabili del Pnrr, ma secondo Federico Freni, sottosegretario all’Economia, presto si avrà chiarezza. “È solo una giusta prudenza. Non siamo un esecutivo che disfa il lavoro di chi ci ha preceduto solo per dimostrare che siamo in grado di costruire un nostro Piano. Quindi nessuno stravolgimento, solo una necessaria attualizzazione del Piano agli effetti macroeconomici della guerra ed alle dinamiche dei prezzi. La parola d’ordine è ottimizzare, non stravolgere”, ha assicurato.



Gli obiettivi in tal senso sono ben definiti. “È importante concentrare l’attenzione sugli investimenti realmente funzionali alla crescita, a iniziare dalle infrastrutture. Oggi, che non è ieri, seppure uno “ieri” vicino come è il 2021. In quest’ottica RepowerEu è il pilastro di un disegno che vedrà al centro anche le partecipate dello Stato e il costante dialogo tra pubblico e privato. Green e digitale ci sono. Penso, ad esempio, agli incentivi per l’efficientamento energetico”, ha concluso.