L’ANNUNCIO DEL SOTTOSEGRETARIO FRENI: “PREMI PRODUZIONE AI DIPENDENTI ESENTASSE FINO A 3 MILA EURO”
Nella prossima Manovra di Bilancio messa a punto dal Governo Meloni troverà spazio – come da programma elettorale della Lega – la detassazione ai premi di produzione per i dipendenti delle aziende fino a 3mila euro. Lo ha spiegato oggi in una intervista al “Corriere della Sera” il sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanza, il leghista Federico Freni: «Daremo la possibilità alle imprese di erogare un premio ai dipendenti esente da tassazione fino a tremila euro. Le imprese potranno così aiutare i dipendenti a fronteggiare il rincaro del costo della vita senza l’interposizione di un cuneo fiscale e senza cristallizzare aumenti salariali che potrebbero risultare insostenibili».
La novità prodotta dal MEF guidato da Giancarlo Giorgetti entrerà nella Finanziaria fin da subito, ma potrebbe già essere inserita nel Decreto legge in preparazione del Governo Meloni già in settimana con gli interventi contro il caro bollette di imprese e famiglie: spiega ancora il sottosegretario confermato dopo il Governo Draghi, «Il decreto conterrà nuove misure di mitigazione del costo dell’energia, incluso il taglio delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre. Una parte dei fondi sarà utilizzata per anticipare alcune spese per investimenti pubblici e per introdurre una nuova misura», per appunto quella sui premi i produzione esentasse fino a 3mila euro.
FEDERICO FRENI (MEF): “NON AMO IL DEFICIT MA QUESTI SONO TEMPI STRAORDINARI E…”
Dopo il tema della “detassazione” sui premi di produzione, Freni indica i punti principali allo studio del MEF e del Governo per condurre una prossima Finanziaria il più possibile espansiva e condotta verso la crescita dell’economia nazionale. «Io non sono mai stato innamorato del deficit», spiega il deputato della Lega, «e credo che l’obiettivo di riduzione del debito sia di primaria importanza. Credo, tuttavia, che tempi straordinari come quelli che viviamo richiedano coraggio e visione: qualche punto di deficit oggi significa più crescita domani». Freni conferma la cifra di circa 30 miliardi su cui si aggirerà la Manovra, e aggiunge «L’impatto netto sul deficit è di circa 22 miliardi: contiamo di compensare il saldo lordo della manovra con nuove coperture per circa 7,5 miliardi che originano in parte da risparmi di spesa e in parte da interventi fiscali mirati».
Sui principali interventi che il Governo metterà a punto, Freni ne anticipa qualcuno al “Corriere della Sera”: sul Reddito di Cittadinanza, ad esempio, il leghista sottolinea come «ridurre la platea sia sotto ragionamento, non darei nulla per scontato. Dobbiamo proteggere chi non può lavorare ma non vogliamo più sostenere a spese dello Stato chi non vuole lavorare. Ma è presto per parlare di numeri esatti». Su Flat tax, Quota 41 e pace fiscale – il terzetto cardine del programma della Lega di Matteo Salvini – le misure ci saranno in Manovra, anche se in forma graduale: «Verrà prorogata la rivalutazione di terreni e partecipazioni e sarà introdotta una misura che prevede l’assegnazione di immobili non strumentali ai soci da parte delle società commerciali con un’imposizione ridotta. Saranno rinviate di un altro anno sugar tax e plastic tax». Sul Superbonus 110% si preavvisano novità importanti in Finanziaria, come già anticipato dalla Premier Meloni: «Anche i bonus verranno razionalizzati e stabilizzati: da un lato saranno prorogati i termini per usufruire del superbonus sulle ristrutturazioni energetiche per i contribuenti nelle fasce di reddito più basse, dall’altro sarà rivisto il decalage per i prossimi anni. Di sicuro sarà l’ultimo intervento: il settore ha bisogno di certezza, non di leggi che cambiano ogni mese», conclude il sottosegretario Freni.