E questa volta a finire sotto la lente è Friends. Il politicamente corretto continua a mietere vittime soprattutto se si parla degli anni che furono quando alcune cose si potevano dire e si potevano vedere senza per forza essere offese rivolte a qualcuno, specie alle minoranze. Se nelle scorse settimane è successo lo stesso a grandi kolossal (vedi Via col Vento), questa volta a finire sotto la lente è proprio la sitcom per eccellenza che tanto successo ha ottenuto anche con la reunion dei giorni scorsi. I puristi del politicamente corretto e i paladini della diversità hanno portato a galla il fatto che lo show è reo di aver rimesso insieme Jennifer Aniston, Courtney Cox, Matt LeBlanc, Matthew Perry, Lisa Kudrow e David Schwimmer e tra loro non c’è un afroamericano o comunque un attore, un figurante anche di etnia diversa. A quel punto i commenti e la polemica sono divampati anche sui social e così Ben Winston ha deciso di rispondere a tono.



Friends razzista “Cast non rispetta diversità”, scoppia la polemica sulla reunion

Dalle pagine del Times, il regista dell’operazione reunion di Friends, Ben Winston, ha subito risposto: “Il cast è il cast. Io che posso farci se sono tutti bianchi?”. Come se non bastasse, ci ha tenuto a precisare che c’era comunque una ricca rappresentanza di ogni cultura grazie alle guest star Mandy Kaling, Malala e la band sudcoreana BTS: “Quindi qualcosa in questo senso lo abbiamo fatto”. Ben Winston poi continua spiegando: “È una sitcom che è stata realizzata per la prima volta nel 1994. Io penso sia straordinario il fatto che abbia resistito alla prova del tempo”. Il risultato della reunion è stato comunque ottimo e non è detto che l’operazione non si ripeta con nuovi inserimenti.

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