Sono in arrivo più fringe benefit, i benefit aziendali, con l’arrivo del nuovo decreto Lavoro. Ad annunciarli nelle scorse ore è stato il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, che ha fatto sapere che il governo Meloni “destinerà con un prossimo provvedimento di urgenza i margini di bilancio disponibili per finanziare, per l’anno in corso, un nuovo taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi e un innalzamento del limite dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli”. Obiettivo dell’esecutivo, introducendo queste riforme, è quello di perseguire “il duplice scopo di incrementare i redditi reali delle famiglie e al contempo limitare la rincorsa salari-prezzi, che renderebbe la vampata inflazionistica causata dai prezzi energetici e alimentari più sostenuta nel tempo, trasformandola in strutturale”.



Al momento il tetto esentasse dei fringe benefit è di 258 euro (fino a gennaio era di 3mila euro, così come previsto dal decreto Aiuti Quater), ma l’obiettivo del governo è quello di portarlo ad almeno 516 euro, lo stesso che era stato fissato in occasione della pandemia di covid. Ma in concreto cosa sono i fringe benefit? Si tratta come detto sopra di benefit aziendali che sono estremamente diffusi negli Stati Uniti, ma anche nel nostro Paese, soprattutto nelle grandi aziende.



FRINGE BENEFIT: DALL’AUTO ALLO SMARTPHONE, COSA SONO I BENEFIT AZIENDALI

A livello tecnico vengono definiti dei “compensi in natura” nei confronti di un dipendente da parte del datore di lavoro, e di fatto si chiamano così in quanto il lavoratore non riceve del denaro, ma dei beni e/o dei servizi. L’esempio più lampante di fringe benefit è la macchina aziendale, che viene data per permettere al dipendente di recarsi al lavoro senza usurare la propria vettura, e pagandogli nella maggior parte dei casi la benzina.

Ma ci sono anche i dispositivi elettronici come smartphone, computer e via discorrendo. Fra i fringe benefit più noti anche i buoni acquisto e i buoni pasto, e sono molte anche le aziende che elargiscono ai propri dipendenti sconti per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, in particolare il dentista, quindi polizze assicurative, concessione di prestiti, l’acquisto di azioni societarie fino ad alloggi a disposizione del proprio dipendente.