Fringe benefit, una delle misure di sostegno al reddito adottate dal governo Meloni soprattutto in questo periodo caratterizzato dall’inflazione crescente (che però è diminuita nel corso di quest’anno in relazione al 2022), è passata dalla soglia massima da 250 euro a 3000 euro grazie all’articolo 40 del decreto lavoro.
Il contributo però è sostenuto dalle imprese e non dallo stato, che rinuncia, da parte sua, a rendere tassabili questi incrementi di reddito. Ma cosa accade quando un nucleo famigliare ha ben due coniugi che riescono a beneficiare dei contributi di sostegno aziendale?
Fringe benefit da 3000 euro: raddoppiati in caso di coniugi lavoratori, che succede?
Non sono in molti ad aver potuto beneficiare dei fringe benefit, e ancora meno coloro che li hanno potuti ottenere fino a 3 mila euro. Ma in un recente interpello all’Agenzia delle Entrate è emerso che esistono coppie di coniugi che hanno potuto ottenere entrambi i fringe benefit da 3 mila euro, per un totale complessivo di 6 mila euro esentasse. Ebbene, la domanda è esattamente questa: fino a che soglia si può considerare l’incentivo davvero esentasse?
L’Agenzia delle Entrate conferma che entrambi i genitori possono beneficiare dell’intero bonus, purché i figli soddisfino i requisiti stabiliti.
La normativa, valida solo per l’anno d’imposta 2023, ha alzato temporaneamente la soglia di esenzione per i fringe benefit, inizialmente fissata a 258,23 euro, a 3.000 euro. Ma cosa accade se entrambi i genitori sono lavoratori dipendenti?
Fringe benefit da 3000 euro: quando un figlio è considerato “fiscalmente a carico”?
E’ bene precisare che l’aiuto è rivolto ai lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico che presentino determinati requisiti, ma il contributo non è stato concepito in relazione di un tetto massimo relativo al nucleo famigliare, bensì come diritto complessivo del singolo lavoratore che appartiene a quel determinato nucleo famigliare. L’aumento inoltre è stato fatto solo per quanto concerne la finestra temporanea del 2023.
Un figlio è considerato a carico del genitore se il suo reddito è considerato pari o inferiore a 2840,51 euro ed ha meno di 24 anni. Anche i figli lavoratori che rispettino le soglie di reddito specificate sono considerati fiscalmente a carico.
La circolare numero 23/E del 2023 emessa dall’Agenzia delle Entrate fornisce chiarezza sulla questione. Nel caso in cui entrambi i genitori siano lavoratori dipendenti e abbiano figli che soddisfano i criteri per essere considerati fiscalmente a carico, ciascun genitore avrà diritto all’intero bonus di 3.000 euro. Questo chiarimento dissolve qualsiasi dubbio sulla possibilità di godere appieno dei benefici offerti dal bonus da parte di entrambi i genitori lavoratori dipendenti.