Frodi assicurative: un algoritmo potrà riconoscerle, anche in anticipo

Molto presto un algoritmo aiuterà a riconoscere e prevenire le frodi assicurative. Il progetto è attualmente in sviluppo per volontà della compagnia assicurativa francese Europ Assistence, parte del Gruppo Generali, e darà una notevole svolta al contrasto delle frodi, in un’ottica però prettamente predittiva, ovvero in grado di riconoscerle prima che siano messe in atto dai presunti truffatori.



Per combattere le frodi assicurative, l’algoritmo in sviluppo utilizzerà tutta una serie di dati raccolti nel corso degli ultimi due anni, creando un database di oltre un milione di sinistri gestiti dalla compagnia. “L’obiettivo”, ha spiegato il chief operating officer di Europ Assistance Italia Bernardino Provera al Corriere della Sera, “è individuare dei criteri per identificare potenziali frodi in tempo reale. L’attività è partita dalle analisi fatte dai nostri investigatori, che sono in grado di riconoscere un sinistro sospetto o un tentativo di frode sulla base di anomalie ricorrenti”. Queste anomalie, che vengono trasformate in dati, permettono poi  “attraverso tecniche avanzate di statistica” di validare “scientificamente l’efficacia” dei controlli dell’algoritmo contro le frodi assicurative.



Come funziona l’algoritmo contro le frodi assicurative

L’algoritmo contro le frodi assicurative, spiega ancora Bernardino Provera, non sostituirà completamente il controllo umano, ma lo renderà più efficiente affiancando gli investigatori delle assicurazioni. “Il sistema avanzato”, spiega ancora, “ci consente anche di individuare in modo automatico ulteriori regole, in grado di individuare una serie di indicatori di possibili frodi, fino ad arrivare a prevederle”.

Attualmente l’algoritmo contro le frodi assicurative è ancora in sviluppo, ma il fatto che la compagnia inizi a parlarne pubblicamente fa presupporre che sia ormai prossimo almeno ad un primo rilascio sperimentale. Concretamente, quello che fa il sistema di controllo algoritmico è attingere al database di sinistri, identificando se un nuovo fascicolo presenta delle anomalie tra quelle inserite tra le possibili truffe, mandando una segnalazione all’operatore umano, che svolge infine le ultime indagini del caso prima di erogare l’eventuale premio assicurativo. Un esempio, riportato dal Corriere, è quello dell’assistenza tecnica con richiesta di auto sostitutiva. In quel caso l’algoritmo controlla che il cliente non abbia richiesto interventi simili in passato, o che non vi sia una cadenza regolare nella richiesta e se dovesse individuare uno di questi parametri, invierebbe la segnalazione all’operatore, altrimenti darebbe il via libera all’erogazione del premio.