Continuano a circolare le voci su una fronda all’interno del M5s, con il leader politico Luigi Di Maio finito nel mirino di parecchi deputati. Da sempre su posizioni diverse rispetto all’attuale ministro degli Esteri, l’ex pentastellata Paola Nugnes non ha usato mezzi termini ai microfoni de Il Fatto Quotidiano: «Una rivolta dei buoni e dei cattivi, in questa richiesta c’è il malessere di molti che lo hanno subito espresso e le rivendicazioni personali di molti che si sono visti togliere possibilità o che non le hanno avute neanche in questa seconda “tornata”». Ed è netto il giudizio sull’ex titolare del Mise: «Credo che si sia accollato responsabilità per le quali non era all’altezza». Non sono finite le brutte notizie per Di Maio, visto il recentissimo annuncio del leader della Lega Matteo Salvini: «Mettetevi nei panni di chi ha fatto una battaglia nel M5s per anni contro quelli del Partito Democratico perché erano corrotti e adesso ci si ritrova alleato. Questo crea molto disagio, che sarà palesato con alcune sorprese con dei passaggi verso la Lega», le sue dichiarazioni ai microfoni di Radio Radicale. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



FRONDA M5S, ARRIVA LA SMENTITA DI DI MAIO

Il ministro degli esteri Luigi Di Maio è intervenuto per fare chiarezza in merito ad un documento sottoscritto ieri da una settantina di pentastellati, dopo l’assemblea del Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama. Secondo alcune interpretazioni quel “foglio” metterebbe in discussione la leaderhsip dello stesso ex titolare del Mise all’interno del suo partito, ma la realtà sembrerebbe essere ben differente. “Sono stato eletto capo politico con l’80 per cento di preferenze – le parole del ministro, ai microfoni di Rai News 24 – non con il 100 per cento ed è giusto che ci sia chi non è d’accordo ma far passare quelle 70 firme per 70 firme contro di me…”. Quindi lo stesso specifica meglio la natura del documento: “Ci sono persone che potrei definire amiche e con cui lavoro ogni giorno che mi hanno chiamato e mi hanno detto che è un grande malinteso: ‘non è contro di te ma per rafforzare il gruppo parlamentare’”.



FRONDA M5S, DI MAIO “70 FIRME NON CONTRO DI ME”

Il capo politico dei pentastellati poi rilancia: “Nei prossimi mesi la mia idea di ristrutturare il Movimento con il Team del futuro e i Facilitatori regionali sarà portata avanti e avremo un’organizzazione che il Movimento prima non ha mai avuto”. Prova a ridimensionare la questione anche Emanuele Dessì, uno degli stessi senatori del M5s che hanno firmato il doc di cui sopra: “C’è stata una strumentalizzazione. Viste le ricostruzioni della stampa di oggi, ci tengo a precisare che le 70 firme raccolte servono semplicemente a convocare un’assemblea del Gruppo del Movimento 5 stelle al Senato al fine di discutere eventuali modifiche al regolamento del gruppo stesso. Luigi Di Maio non è in discussione”. Secondo quanto scrive Repubblica, la “rivolta” di ieri a Palazzo Madama sarebbe nata da alcuni malumori nei confronti del neo governo giallo-rosso, ma anche da parte di coloro rimasti esclusi proprio dal nuovo esecutivo.

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