L’agenzia Frontex, istituita dall’Unione Europea per il controllo della sicurezza alle frontiere e la prevenzione degli ingressi illegali di migranti, diventa l‘agenzia ufficiale per i rimpatri Ue. L’obiettivo, come annunciato dal vice presidente della Commissione Margaritis Schinas in un dibattito all’Europarlamento: “Frontex si è occupata in passato del noleggio di aerei per organizzare le operazioni di rimpatrio da diversi Stati Ue, ora l’agenzia avrà un ruolo sempre maggiore e ci sono già diversi voli settimanali programmati“.
L’obiettivo, come ha dichiarato il politico è quello di proteggere i confini dalle possibili minacce come l’ingresso irregolare di persone al fine di favoreggiare attività criminali, ma allo stesso tempo tenere aperte le frontiere compatibilmente con quello che l’Ue rappresenta a livello internazionale. Schinas ha poi voluto criticare le “discussioni dogmatiche” e strumentalizzanti che sono state fatte in merito da chi voleva criminalizzare l’agenzia o da chi ha polemizzato dicendo che si tratta di una agenzia di viaggi dicendo: “La risposta l’hanno data le persone che sono uscite dalle case per applaudire le guardie di Frontex che proteggevano le frontiere greche che sono anche frontiere Ue.”
Frontex diventa agenzia ufficiale Ue per i rimpatri, come funziona e cosa cambia per i controlli alla frontiera
Agenzia Frontex diventa l’ente ufficiale Ue per l’organizzazione dei rimpatri di migranti. Dopo l’annuncio della Commissione quindi si rafforza il ruolo dell’ente che già era stato preposto al controllo della sicurezza delle frontiere, in particolare all’interno dell’area Schengen. Per raggiungere questi obiettivi, anche nell’ambito dei nuovi accordi di cooperazione per limitare gli ingressi illegali e il traffico di esseri umani, Frontex amplierà il proprio organico con 30mila unità in più per la sorveglianza del territorio con moderne tecnologie.
Inoltre si occuperà dell’organizzazione dei voli di rimpatrio, noleggiando i mezzi e soprattutto collaborando con gli stati di origine dei migranti. In quest’ottica, come aveva annunciato anche Ursula Von del Leyen: “La nuova normativa accelererà e semplificherà il processo dei rimpatri per fare in modo che questi avvengano in modo dignitoso, inoltre verrà garantita la validità del riconoscimento delle decisioni in tutta Europa“.