La natura valore supremo della realtà. La natura amica e non nemica come la definiva Leopardi. La natura che fa parte del disegno di Provvidenza espresso dall’ente supremo che è Dio e si è manifestato in Gesù Cristo. Così era nella concezione di San Francesco d’Assisi e di tanti altri personaggi storici. È importante che la natura faccia parte di una concezione delle cose di tale significato anche ai nostri giorni. Ormai il suo utilizzo indiscriminato sta ponendo anche seri problemi al futuro dell’umanità. L’inquinamento, il disboscamento, l’utilizzo eccessivo e sbagliato delle risorse della natura sono solo alcuni degli aspetti di questa vicenda contemporanea. Spesso poi queste risorse sono utilizzate solo da una parte dei paesi a tutto scapito delle forze più deboli del pianeta. È indispensabile che non solo la natura ma anche tutte le forme di esseri viventi animali e vegetali vengano rispettate. È indispensabile che venga scritta una carta dei diritti della natura e di tutte le forme di esseri viventi come è stato per la dichiarazione dei diritti dell’uomo. Perché l’Onu lo riconosca e poi di pari passo tutte le varie nazioni lo riconoscano nella loro costituzione. Tutte le varie concezioni della vita religiose e laiche che hanno un valore totale delle cose fanno della natura un punto centrale della loro visione della realtà. La natura non può essere considerata mezzo e fine di uno sfruttamento dell’uomo che non rispetta i suoi corsi, le sue dinamiche, i suoi tempi. La natura ha un suo stile, un suo codice che ogni forma di essere vivente animale e vegetale rispetta. Così deve essere anche per l’umanità. Le civiltà antiche vedevano nella sua essenza una forma divina. Il sole era visto come quell’entità religiosa che nel suo andamento, nel suo scorrere quotidiano forniva la vita, quella sacralità che è poi stata sostituita da Gesù Cristo. E ora la vita stessa dell’umanità è messa a rischio dalla distruzione della natura stessa e delle sue forme viventi. Ci si chiede come mai continua proprio questa distruzione dell’Amazzonia e di altre aree stupende della terra? Ci si chiede se abbiano ancora senso la caccia o l’uccisione di animali da pelliccia o perchè siano ancora esistenti manifestazioni come la corrida o altre di tipo vicino? Un mondo che vuole andare avanti verso un migliore rapporto con ogni essere vivente deve proseguire anche in questo rapporto ideale con la natura. È fondamentale che venga rispettata tutta la natura e tutte le singole forme di esseri viventi animali e vegetali. In un paese come l’Italia ad esempio l’edilizia incontrollata distrugge parti del territorio. E vengono fatte opere pubbliche non necessarie che talvolta mettono a repentaglio la natura stessa. Perché non vengono rispettati una buona volta tutti i criteri paesaggistici e ambientali quando si fanno queste opere? Una proposta interessante sarebbe quella di creare degli operatori della natura che sovrintendano a tutti gli aspetti essenziali per il rispetto e la salvaguardia della natura e di tutti gli esseri viventi animali e vegetali. Per creare una vera concezione che cambi definitivamente questo rapporto con la natura. Se il futuro del pianeta d’altronde dipende da un rapporto positivo con la natura, anche la nascita di un’era di pace è legata indissolubilmente alla sua essenza. Bisogna pensare a una civiltà che viva questa dimensione, che metta in risalto queste aspettative. L’umanità certo non può andare incontro alla sua autodistruzione, non può rompere regole che sono state tramandate per secoli. Solo per la sua voglia di possesso, di un progresso sbagliato, fatto nell’avere sempre più a disposizione cose su cose. La natura fa parte di quel disegno che sottintende alla felicità dell’uomo, alla sua realizzazione in ogni senso. La sua salvaguardia e il suo rispetto non possono che essere di buon auspicio per tutti. Stare accanto ai suoi ritmi è una cosa essenziale, fondamentale. Una visione positiva della realtà parte proprio dalla natura. E vivere in simbiosi con essa crea certamente l’essenza della vita, che trascende qualsiasi altissimo aspetto culturale. Perchè la natura crea e vive la realtà, in un disegno altissimo delle cose.