Fru e Aurora Leone sono innamorati? La coppia di The Jackal approda a Pechino Express 2022 e tutti si chiedono “sono fidanzati oppure no?”. Due dei protagonisti del gruppo comico The Jackal seguitissimo sui social, sono pronti a partire per la prima avventura televisiva visto che saranno in coppia come concorrenti della nona edizione di Pechino Express 2022. Alla vigilia della partenza in tanti sono curiosi di sapere che tipo di relazione intercorre tra loro. Sono una coppia o semplicemente amici? C’è chi ha perfino ipotizzato possano essere fratelli. Cerchiamo di far chiarezza. Allora Fru e Aurora sono due personalità molto forti come si evince dai video pubblicati sui social, ma sono restii a parlare della propria vita privata al di fuori delle telecamere.

Spesso si è pensato che tra Aurora Leone e Gianluca Fru ci possa essere del tenero, ma nessuno dei due ha mai smentito o confermato la notizia. Alla base di tutto però tra i due, oltre ad un rapporto di lavoro, i ben informati parlano di una sincera amicizia. Chissà che durante l’esperienza di Pechino Express i due non possano scoprire di essere qualcosina di più!

Fru e Aurora Leone sono fratelli?

Non solo, se il dubbio su una possibile relazione tra Fru e Aurora Leone di The Jackal non è stato ancora risolto, in tanti hanno cominciato a pensare che i due fossero fratelli. Assolutamente no! Fru e Aurora non sono fratelli, visto che lei ha un fratello gemello di nome Antonio. Ma chi sono i The Jackal? Il gruppo comico è nato nel 2005 a Napoli e successivamente è entrato a far parte del gruppo Ciaopeople nel 2011. Tantissimi sono i volti, anche se i più famosi sono Ciro Priello, Fru, Fabio Balsamo, Simone Ruzzo, Alfredo Felco, Aurora Leone e Claudia Napolitano.

Proprio Ciro Priello dei The Jackal ha raccontato come è nata l’idea: “tutto iniziò alla scuola media quando arrivò un professore, che rimarrà sempre nel mio cuore e che è ancora un nostro riferimento, Demetrio Salvi. Lui coinvolse tutta la classe in un laboratorio pomeridiano di regia e sceneggiatura. Era un modo per accumulare crediti, si iscrissero tutti. Io, e Simone, compagni di scuola fin dall’asilo e Francesco, in classe con noi alle medie, la prendemmo molto sul serio. Quando il prof ci assegnava il compito di realizzare le inquadrature, noi ci sforzavamo di andare oltre, confezionavamo dei veri e propri corti; ricordo di aver riutilizzato tutte le cassette con i filmini di famiglia, i compleanni, i saggi di mia sorella, tutti cancellati. Il professor Salvi ci permetteva di proiettare a scuola i nostri lavori: ecco, l’aula magna della Sibilla Aleramo di Napoli, è stata il nostro primo Youtube”.