Fukushima, dopo l’ok dagli enti internazionali di controllo sugli standard di sicurezza c’è la conferma, le acque della centrale nucleare saranno riversate in mare, al largo delle coste del Giappone, probabilmente entro fine estate. Come riportato dal quotidiano Euractiv, in risposta alle numerose proteste e critiche arrivate soprattutto da parte di Cina e Corea del Sud, l’ambasciatore giapponese presso la sede del consiglio europeo, per conservare l’immagine e la reputazione del paese, ma anche per chiarire come funzionerà il piano, ha dichiarato che “la decisione è stata presa sulla base di studi scientifici che hanno confermato l’evidenza della sicurezza dell’operazione“.
Inoltre il diplomatico ha sottolineato lo sforzo portato avanti dalla politica giapponese per assicurare alla popolazione, anche quella dei paesi vicini, tutte le misure necessarie a garantire che non vi siano rischi per la salute umana nè per l’ambiente marino. Aggiungendo che i rapporti ufficiali dell’AIEA sono a disposizione del pubblico e della comunità scientifica, e che il documento conferma che “lo scarico avrà un impatto radiologico trascurabile sulle persone e sull’ambiente“.
L’ambasciatore del Giappone in Ue “L’acqua di Fukushima rispetta gli standard internazionali”
Masaki Yasushi, ambasciatore del Giappone presso l’Ue, ha rilasciato una serie di dichiarazioni pubbliche per chiarire tutti i dubbi in merito all’operazione di sversamento delle acque della centrale nucleare di Fukushima in mare. Per sottolineare che il paese non ha mai trascurato i rischi derivati da possibili contaminazioni ha detto “Il Giappone ha decontaminato aree un tempo colpite dai materiali radioattivi in modo da poter recuperare l’ambiente di vita in quest’area. Dopo il terremoto, la ricostruzione e la rivitalizzazione della regione colpita è stata la nostra massima priorità“.
Spiegando il problema nel dettaglio, l’ambasciatore ha voluto ricordare che “L’acqua è sotto costante monitoraggio e sarà trattata fino a quando non sarà molto al di sotto dello standard normativo previsto dalle norme di sicurezza nazionali e internazionali“. Pertanto, ha concluso “il governo del Giappone si impegna a non scaricare l’acqua in modo tale da influire negativamente sull’ambiente e sulla salute umana“.