Fulminacci, perchè si chiama così Filippo Utinacci?

Fulminacci dal Festival di Sanremo alla vittoria della targa Premio Tenco fino al Tim Summer Hits 2023. Il cantautore romano è tra i cantanti protagonisti della kermesse canora dell’estate presentata da Andrea Delogu e Nek in prima serata su Rai2. Una carriera in ascesa per il cantante che lo scorso gennaio ha pubblicato l’ultimo singolo dal titolo “Tutto inutile”. Un singolo che anticipa un disco a cui sta lavorando come ha confessato ai microfoni di Radio Deejay: “sto lavorando a un nuovo album, con lentezza e con il giusto tempo”. Durante un’intervista rilasciata a Summer Camp, il programma di Radio DEEJAY condotto da Federico Russo, Nikki e Francesco Quarna, il cantante è tornato a scherzare sulla scelta del suo nome.



“Ho scelto Fulminacci perché mi chiamo Filippo di nome e Utinacci di cognome. È una parola già esistente assonante con il mio cognome: un’esclamazione dei fumetti anni ’60. È una specie di “accidenti”, “Santi numi”, per non dire parolacce” – ha detto il cantante che con il suo primo disco “La vita veramente” ha vinto nel 2019 la Targa Tenco come miglior opera prima.



Fulminacci: da Sanremo a Tutto inutile, il percorso

La svolta nella carriera di Fulminacci è arrivata nel 2021 quando ha partecipato al Festival di Sanremo con il brano “Santa Marinella”.  Pochi mesi ha pubblicato il nuovo singolo “Tutto inutile”, un brano che ha lanciato a gennaio 2023 poco prima della partenza di Sanremo 2023. “Mi sono divertito nel farlo. Nel mio primo album sono partito molto da casa, facendo chitarra e voce. In questo pezzo invece cerco di impazzire, di divertirmi, come se fossi in un club” – ha detto il cantante che ha lavorato anche al concept della copertina – “serve per raccontare un fenomeno estremo che però viene ignorato da un personaggio. Quindi ho pensato di mettere tantissimi Winnie The Pooh, una cosa assurda. mentre io non li guardo. La cosa incredibile è che Winnie the Pooh è appena stato liberato da tutti i copyright”.



Sul Festival di Sanremo ha aggiunto: “no, me lo guardo dall’inizio alla fine a casa”. Infine parlando dei suoi gusti musicali ha confessato: “mi è stata tramandata tanta musica anni ’90, ma anche dei decenni precedenti. Ho ascoltato tanto cantautorato italiano quindi Dalla, Guccini, De Gregori… Sono ascolti dei viaggi in macchina, è stata la mia educazione”.