Mentre nella Casa del GF Vip – in attesa della nuova puntata di stasera – vanno in scena liti e contrasti tra gli inquilini, Fulvio Abbate, primo eliminato dell’edizione, ha reso una sua personale descrizione di Tommaso Zorzi tra le pagine web del Riformista, dopo aver letto online una sua bio che lo ha portato a sentirsi ancora più “comunista”. Parlando dell’influencer, lo scrittore lo definisce “concorrente principino di Monte Napoleone presso il Grande Fratello Vip in corso d’opera, spermatozoo d’oro della migliore Milano glam”, nonchè ex concorrente di Riccanza, che lui definisce “format per sfigati”. Per lui il passo da Riccanza a stronzanza è brevissimo. Ma ciò che ha lasciato interdetto Abbate, nel leggere sul web la biografia di Zorzi è: “Tommaso ha studiato a Londra ed è perfettamente inserito nel jet set italiano e internazionale”. Poco prima di entrare al GF Vip, inoltre, Zorzi ha trasferito alla newco House of Talent i suoi diritti di immagine e del proprio posizionamento artistico. Alla luce di tale bio, Abbate ha prontamente ricordato quanto di lui dicevano i bookmaker prima ancora del suo ingresso al GF, ovvero quando lo davano sin da subito per spacciato. “Personalmente, sono entrato nella casa del GF vip convinto di riuscire a raccontare qualcosa del mio mondo, restituendo così agli altri ospiti parte del mio sapere, forse anche un grammo di ironia. Ammetto di essermi sopravvalutato, convinto che il talento umano potesse abbattere il muro del silenzio acefalo delle “nutrie” indifferenti a qualcosa che non sia narrazione strettamente necessaria, interna alla Casa”, ha commentato Abbate.
FULVIO ABBATE E IL RITRATTO DI TOMMASO ZORZI
Messo di fronte alle conversazioni avvenute nella Casa del GF Vip, lo scrittore Fulvio Abbate si è sentito quasi di aver sopravvalutato i suoi stessi trascorsi. Ammette di essersi sentito “triste e solitario”. Oggi rimpiange di non aver potuto dire tanto nella dimora di Cinecittà: “il tema Frida Kahlo, nel condominio del “Grande Fratello” non ho fatto in tempo ad affrontarlo, ho parlato, sì, di Pollock e di De Kooning con la Gregoraci, peccato però che Eli ignorasse tutto di Robert Motherwell, un gigante della pittura astratta… Ma su Frida Kahlo, mito iconico contemporaneo, caro pure a Madonna, neppure una parola; sono convinto che lo stesso Zorzi, il prediletto dal mercato degli influencer Tommaso, con il suo background colmo di paccottiglia pop, certamente ne sarà fan”, aggiunge al Riformista. Al resto dei suoi ex compagni, che lui definisce “nutrie”, avrebbe spiegato “che quest’ultima è un dettaglio insignificante nella storia dell’arte del secolo trascorso, e sono certo che sarebbe stata una battaglia inutile”.