C’è un nuovo nome che si affaccia nelle nuove indagini sulla morte di Liliana Resinovich. È quello di Fulvio Covalero, vecchio amico della donna che sei giorni prima del ritrovamento del corpo, l’aveva cercata proprio vicino al boschetto, assecondando un impulso a suo dire inspiegabile. Il suo Dna è tra quelli che sarà comparato con quello maschile rinvenuto sul cordino, sulla bottiglietta, sugli slip e con quello sconosciuto trovato sotto le sue unghie. “Ha fatto bene”, ha dichiarato l’uomo ospite di Quarto Grado. Inoltre, ha ricordato l’ultima volta che ha visto Liliana Resinovich.



L’ho detto anche in Questura. L’ho vista una volta e mezza. L’ultima volta l’ho incrociata e abbiamo fatto un pezzo di strada insieme. La mezza volta risale ad una mattina, quando ero fuori dal bar. Ho visto una persona che poteva essere lei che veniva giù. Non so dire precisamente quando, perché per me era un giorno come un altro”. Riguardo il loro rapporto, ha smentito di aver corteggiato Liliana Resinovch, con una giustificazione ritenuta strana dal conduttore Gianluigi Nuzzi: “Comunque non c’è nemmeno traccia di una telefonata. Mi piace dire che la conoscevo da circa 600 mesi”, la replica di Fulvio Covalero.



“FORSE ASSASSINO SI È ISPIRATO A ME”

Il conduttore di Quarto Grado ha riportato a galla le vecchie dichiarazioni di Fulvio Covalero, il quale durante la scomparsa aveva spiegato che riteneva insopportabile il pensiero che potesse essere stata trattata come spazzatura, e poi il corpo è stato trovato in due sacchi della spazzatura, e l’aveva cercata in un bosco, dove è stata poi trovata. “Ho avuto la sensazione che poteva essere attorno ad una chiesetta abbandonata. Prima di andarci ho comunicato su Facebook che ci sarei andato. Ho girato il perimetro, non ho trovato niente e quando sono tornato a casa l’ho comunicato”. Anche per Fulvio Covalero è strano che il corpo sia stato trovato “a cinquanta metri da dove l’avevo cercata”.



L’amico di Liliana Resinovich ritiene che l’assassino si sia ispirato a quello che ha scritto sui social: “Ma sicuramente. Non so perché. Io non scrivevo solo post, rilasciavo anche interviste”. Fulvio Covalero ha spiegato di aver visto un sacco nero, disteso sul pianale del bagagliaio dell’auto di Claudio Sterpin. “Ero nel bar dove stavo. Facevo freddo, non avevo il green pass, lui mi propose di fare un giro in macchina”. Ad un certo punto, videro due uomini con una macchina da cucire antica. Quindi, i due la caricarono in macchina. “Quando aprì il bagagliaio vidi un sacco nero. Perché mi impressionava? Non glielo so spiegare”.

I DUBBI DI FULVIO COVALERO SU CLAUDIO STERPIN

Fulvio Covalero ha avuto poi un botta e risposta con Gianluigi Nuzzi anche sulla morte di Liliana Resinovich. “È stata uccisa? È stato stabilito che è morta per uno scompenso cardiaco acuto. Come fa un assassino a provocarlo?”. Il conduttore di Quarto Grado però è tornato a chiedergli dei sacchi neri. Poi ha parlato di Claudio Sterpin: “Mi da tremendamente fastidio che si parli di lui come dell’amante, perché si lascia intendere che lei lo fosse di lui. Per poterli chiamare in questo modo, bisognerebbe chiederlo a lei. Non so se si è inventato qualcosa di nuovo, ora spuntano altre cose”. Per l’amico di Liliana Resinovich non crede che Claudio Sterpin non stia nascondendo qualcosa, ma inventando. “Per me era come una sorella, non la vedevo come donna. Era una cara amica, con cui mi trovavo bene a parlare. Mi dava tranquillità e serenità, tutto lì. Non c’era niente di sentimentale”.

Fulvio Covalero non crede alla tesi dell’allontanamento volontario: “Se si fosse allontanata spontaneamente, avrebbe chiamato a Sebastiano dopo mezzora. Se non l’ha fatto, per me era finita. Per me è stata caricata in auto da qualcuno che conosce bene. C’è una cosa che non mi convince, credo che Sterpin abbia fatto di tutto per attirare i sospetti su di sé. Il fatto che nessuno lo abbia preso in considerazione mi dà da pensare. Io credo che per gli investigatori non era credibile”. Infine, apre all’eventuale coinvolgimento di un’altra persona. “Io credo che possa esserci un’altra persona che possa aver aggredito fisicamente e verbalmente Liliana Resinovich e che per questo le sia venuto uno scompenso cardiaco. Per questo non penso all’omicidio”.