Fulvio Lucisano e la figlia Paola sono stati ospiti in collegamento stamane del programma di Rai Uno, “C’è Tempo Per”. Le prime parole del grandissimo produttore cinematografiche sono in ricordo di Ennio Morricone, immenso compositore scomparso due giorni fa dopo una caduta: “Di Ennio ho un ricordo perfetto – dice – siamo dello stesso secolo purtroppo, con lui abbiamo fatto 8 film, uno dei più belli è stato “Il Ladrone”. Avevamo un rapporto non di grande amicizia ma di buona conoscenza, io ho fatto un film anche con il figlio Andrea ‘L’Inchiesta’”. Così invece la figlia Paola: “Abbiamo fatto un viaggio con Ennio a Los Angeles nel 2016 per l’Oscar e in quel periodo ci siamo frequentati di più, abbiamo fatto delle foto assieme alla Walk of fame… abbiamo fatto tanti film con lui. Era una persona molto semplice, garbata, carina, molto attaccato alla moglie, un gran signore”. Ha poi ripreso la parola Fulvio: “La chiave del nostro successo è stata anche la famiglia, le ragazze mi hanno seguito fin dall’inizio, mi hanno umiliato perchè hanno preso tutte e due 110 e lode, mentre io credo di essere arrivato all’80/90 nella mia laurea”.
FULVIO LUCISANO: “INIZIA LA MIA CARRIERA CON I DOCUMENTARI”
Si parla poi del film che di fatto lanciò Massimo Troisi, “Ricomincio da tre” del 1981: “Quando abbiamo fatto la sceneggiatura ho detto a Massimo “Parli napoletano troppo stretto”, certe battute lui le ripeteva per tre volte, e per la terza volta bisogna essere stupidi a non capirlo, era molto divertente. Ricordo una scena di Firenze dove lui faceva il giro di corsa dell’isolato per trovarsi di fronte alla ragazza e quella scena c’è stata copiata in altri 5/6 film”. Lucisano fece il suo ingresso nel mondo del cinema facendo la gavetta con i documentari: “A inizio carriera mi occupavo di documentari, mi feci prestare un milione di lire dalla banca con l’avvallo di mio padre, all’epoca erano obbligatori nel cinema, e da lì ho incominciato a lavorare per conto mio poi ho lavorato con la Documento Film nel cinema. Abbiamo prodotto più di 600 film e sono rimasti tutti di nostra proprietà”. Infine sul nipote Manfredi: “Lui è più bravo di me, ho dei sogni per lui ma ogni volta che cerco di insegnargli qualcosa lui mi stupisce”.