Con una mossa a sorpresa – ma altresì ampiamente attesa dagli osservatori – in questi giorni Papa Francesco ha rivisto ed aggiornato le regole per celebrare i funerali dei Papi che sono già entrate ufficialmente in vigore e verranno osservate (quando sarà l’ora) per la prima volta proprio per la tumulazione di Bergoglio che – non a caso – ha anche modificato le indicazioni per la sepoltura in un luogo diverso dalla Basilica vaticana: con la nuova edizione del cosiddetto Ordo Exsequiarum Romani Pontificis (ovvero il testo liturgico che definisce la funzione) l’idea che traspare è che Papa Francesco voglia rendere più ‘snelli’ i funerali dei Papi, resistendo quell’idea di Chiesa vicina al popolo che ha cercato di portare in ogni sua azione pontificia.
A rivedere le norme sui funerali dei Papi è stato – come da tradizione – l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice che si era riunito l’ultima volta con questo preciso intento qualche anno prima del trapasso di Giovanni Paolo II, rendendo “necessaria – spiega l’arcivescovo Diego Ravelli – una seconda edizione” per dar seguito al desiderio di Bergoglio di “semplificare e adattare alcuni riti” liturgici evitando celebrazioni sfarzose più adatte ad “un potente di questo mondo” piuttosto che ad “un pastore e discepolo di Cristo” quale è il Pontefice.
Come funzioneranno i nuovi funerali dei Papi: eliminate le tre bare e semplificata l’esposizione del feretro
Di fatto, la struttura classica dei funerali dei Papi è rimasta intatta ed identica a quella che vige anche per la liturgia popolare, partendo dalla veglia ed arrivando – dopo il funerale vero e proprio – alla sepoltura; ma a cambiare è la struttura e la natura dalle stazioni che attraverserà la salma del Pontefice: fino ad oggi la veglia si teneva all’interno della casa del defunto, per poi celebrare la funzione nella Basilica vaticana e passare – da ultimo – al luogo scelto per la tumulazione.
Ferma restando questa triplice ripartizione dei funerali dei Papi, Bergoglio ha eliminato la tappa nella casa del defunto, optando per una più sobria veglia all’interno della sua Cappella privata dove verrà deposto nell’unica bara di legno zincato che accoglierà la salma; mentre l’altra grande differenza è rappresentata dal fatto che durante la funzione all’interno della Basilica vaticana il feretro non verrà più esposto sul consueto “alto cataletto” ma rimarrà all’interno della bara di legno – ovviamente aperta – poggiata a terra davanti all’altare; eliminando – infine – anche la tradizione della deposizione e chiusura nella bara di cipresso, seguita da una seconda in piombo e da una terza in legno pregiato (tendenzialmente rovere).