LA LETTERA DEL PAPÀ E IL SALUTO AL FERETRO DI GIULIA CECCHETTIN

Al suono di migliaia di chiavi fatte agitare fuori dalla Basilica di Santa Giustina, si sono conclusi i funerali di Giulia Cecchettin dopo la benedizione finale del vescovo Cipolla che poco prima nell’omelia aveva invitato tutti i giovani ad amare meglio e di più. Occhi lucidi in tanti dopo la lettera-discorso del papà Gino Cecchettin in cui non ha solo riaffermato i tanti messaggi contro la violenza sulle donne, ma ha voluto salutare intimamente la “sua” figlia strappata con violenza da questo mondo.



«Ci sono tante responsabilità – ha detto il padre – ma quella educativa coinvolge tutti. Mi rivolgo per primi agli uomini: per primi dobbiamo dimostrare di essere agenti di cambiamento, contro la violenza di genere»: ha definito il femminicidio come il «risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne», e ha aggiunto «Che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza, che la sua morte sia la spinta per cambiare». Gino Cecchettin si è poi rivolto direttamente a Giulia per chiedere un aiuto dall’alto nei prossimi mesi che saranno durissimi: «Cara Giulia ora ti lasciamo andare, stringi la tua mamma e aiutaci a sopravvivere la tempesta che ci ha travolto: noi tre che siamo rimasti impareremo a danzare sotto la pioggia. Cara Giulia grazie per questi 22 anni, ti amo tanto e grazie per la tua tenerezza: non so pregare ma so sperare, spero insieme a tutta la nostra famiglia che questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite, spero che germogli e produca frutto di amore, perdono e pace». Ora il trasferimento verso Saonara dove alle ore 14 ci sarà un secondo momento di preghiera nella parrocchia del paese prima della sepoltura nel cimitero dove già riposa il corpo di mamma Monica.



FUNERALI GIULIA, L’OMELIA DEL VESCOVO DI PADOVA

«Il volto di Giulia è stato sottratto alla nostra vista ma resta impresso in chi l’ha conosciuta: ora guardiamo a Gesù, in lui brilla il volto di Giulia come quello di sua mamma, e in lui brilla la passione della vita»: così il vescovo di Padova mons. Cipolla sottolinea nell’omelia dei funerali di Giulia Cecchettin, il vero valore della speranza cristiana davanti al male più grande come un omicidio, una vita spezzata. Attesa, speranza e amore sono le tre parole scelte dal vescovo per fissare i punti fermi di una “ripartenza” dopo un dolore enorme come quello di una perdita di una figlia, sorella, amica.



«Siamo qui in molti pieni di lacrime dopo quanto abbiamo purtroppo», ha detto mons. Cipolla durante la cerimonia funebre in Basilica di Santa Giustina, «abbiamo bisogno di parole e gesti di sapienza per non rimanere intrappolati nell’immane tragedia che si è consumata, per trovare uno spiraglio di luce. Dalla fede arriva quella luce di speranza: con l’Avvento siamo educati all’attesa per quel “germoglio” che aprirà vie di riscatto davanti alle negazioni della vita». La conclusione della storia di Giulia lascia tristezza, amarezza e rabbia, continua l’omelia: eppure in tanti hanno visto anche il desiderio di trasformare tutto questo dolore in impegno, con la salvaguardia dei diritti di uomini e donne in egual modo e senza distinzione. «L’impegno è indispensabile per garantire qualità di vita ma anche per realizzare i contesti sociali in cui le persone siano valorizzati in quanto soggetti in grado di dare contributo originale e creativo», sottolinea il vescovo di Padova. Il sorriso di Giulia mancherà a papà Gino, alla sorella Elena e al fratello Davide: mancherà a tutti, il suo viso è diventato caro a tutti, racconta ancora il sacerdote, per questo «Custodiamo la sua voglia di vivere, le sue progettualità e le sue passioni, desideriamo insieme attendere la fioritura del mondo dove anche i nostri occhi saranno beati».

All’attesa segue sempre la speranza: se resta attesa allora le vare nostre aspirazioni restano illusorie, mentre è la speranza che ci guida nel cammino verso la felicità: «La speranza è un dono dello spirito che ci aiuta a vivere e costruire la vita: di fronte alla morte di Giulia e a tutti quelli sopraffatti da violenze e guerre, emergono tutti i nostri dubbi: ma davvero c’è vita dopo la morte? Ha senso impegnarsi se poi tutto si riduce a poca cenere?». Come ripete mons. Cipolla, la speranza che rinnoviamo oggi nei funerali di Giulia Cecchettin per noi cristiani ha un volto e un nome, «è Gesù: è lui la vita che la morte non è riuscita a ingabbiare. La speranza – che è Cristo – è più di un antidoto nei momenti difficili della vita». I cammini di tutti per migliorare la condizione delle violenze potranno avere seguito solo se all’attesa e alla speranza avviene l’amore: «cercare il bene dell’altro come ne parla il Vangelo, l’amore di Dio sembra quasi irrealizzabile, ma è presente. Forse voi giovani potete osare di più per la ricerca del bene: studi, incontri, relazioni, più benessere». Nella libertà si può amare meglio e di più, questa è la vocazione richiamata dal vescovo nell’omelia e che può diventare la vostra felicità: «e su questa strada dell’amore possiamo incontrarci noi, voi e Dio. L’amore non è un sentimento buonista, è empatia che genera solidarietà, accordo di anime e corpi, è educazione e compassione che spezza il narcisismo. Se cerchiamo germogli di speranza e di amore, avvertiamo tutti la fatica di questo lavoro interiore: siamo fragili e precari davanti alla speranza». Attesa, speranza e amore sono la vera vita bella, conclude mons. Cipolla: «preghiera è metterci di fronte a Dio e al mistero della vita e della morte, senza rinunciare ai nostri sogni e alle nostre fatiche. Signore donaci la pace per progredire in cultura e umanità, insegnaci la pace anche tra i generi, basta soprusi e abusi tra uomini e donne. Chiediamo la pace tra giovani, adulti e anziani». Un ultimo pensiero va poi a quel fidanzato che ha spezzato per sempre la vita di Giulia: «chiediamo la pace del cuore per Filippo e la sua famiglia: la pace del cuore è pace con se stessi, con corpo e psiche, con i sentimenti che riguardano il senso delle azioni che compiamo. Il nostro cuore è il luogo dove il Vangelo di Gesù bussano, con delicatezza, pronti a dispiegare la forza umanizzante».

I FUNERALI AL VIA CON MIGLIAIA DI PARTECIPANTI: ARRIVATE CORONE DI MELONI E MATTARELLA

I funerali di Giulia Cecchettin, celebrati dal vescovo di Padova mons. Cipolla, cominciano in questi minuti nella Basilica di Santa Giustina: alle centinaia di persone dentro la chiesa fanno seguito le quasi 10mila persone assiepate attorno alla basilica cristiana, in un simbolico abbraccio che la città di Padova tributa alla famiglia Cecchettin.

In attesa di capire se saranno presenti di persona, sono giunte in basilica le corone di fiori del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e dei presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa. Presenti all’interno della basilica anche il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, il presidente del Veneto Luca Zaia e il sindaco di Padova Sergio Giordani. Sono poi 40 i familiari stretti e più di 350 gli amici e conoscenti di Giulia Cecchettin ammessi all’interno della basilica di Padova per il via ai funerali: con il vescovo Cipolla presenti anche 30 membri dei consigli pastorali di Vigonovo e Saonara. La diretta video tv è garantita dagli speciali di Tg1 e Tg5 mentre in streaming tutte le testate all-news stanno diffondendo le immagini in diretta da Santa Giustina.

ATTESI IN 10MILA NELLA BASILICA DI PADOVA: ALLE 11 I FUNERALI DI GIULIA CECCHETTIN

La fiumana di gente in coda già dalle prime ore del mattino, così la città di Padova si prepara ai funerali di Giulia Cecchettin al via attorno alle ore 11 nella basilica di Santa Giustina: secondo i primi calcoli fatti dalla prefettura dovrebbero essere in tutto 10mila le persone che assisteranno le esequie tra dentro e fuori l’antica basilica cristiana. Le migliaia di persone già in fila fuori da Santa Giustina potranno seguire la cerimonia dei funerali dai maxischermi posti all’esterno della basilica, uno sul lato destro del sagrato, l’altro rivolto verso Prato della Valle e l’isola Memmia, la zona centrale della piazza.

«Ed ora vola Giulia, vai in alto, vai oltre. Oltre il nero della morte, oltre il rosso del sangue, oltre il bianco del gelo. Oltre l’oppressione, oltre la miseria, oltre gli uomini»: così il messaggio sui social del legale dell’associazione Penelope di Elena, sorella di Giulia Cecchettin, «Sei diventata una farfalla, libera e colorata, come quella di Penelope – continua il testo -. Senza catene raggiungi la tua adorata mamma in quello spazio nuovo, azzurro e confortante, dove finalmente nessuno potrà più toccarti. Buon volo anima pura e se puoi perdonaci». Sospese le lezioni nell’Università di Padova, confermato il lutto regionale di tutto il Veneto: i funerali in diretta video streaming e tv potranno essere seguiti in carcere anche da Filippo Turetta, l’ex fidanzato di Giulia e reo confesso assassino. Come specifica l’ANSA, Turetta è inchiuso dal 25 novembre nel carcere di Montorio (Verona) e gode degli stessi diritti di tutti gli altri detenuti, dunque può leggere e guardare la tv.

OGGI I FUNERALI DI GIULIA CECCHETTIN A PADOVA: INFO DIRETTA, ECCO DOVE SARÀ SEPOLTA

A quasi un mese dal terribile delitto in quel di Fossò, si celebrano oggi 5 dicembre 2023 i funerali di Giulia Cecchettin, la giovane ragazza di Vigonovo rapita e poi trucidata dal fidanzato Filippo Turetta. L’ultimo saluto – a cui sono previste migliaia di presenza, compresi i vertici dello Stato – viene celebrato con la cerimonia funebre a Padova, presso la Basilica di Santa Giustina, in grado di contenere migliaia di persone contemporaneamente.

I funerali di Giulia Cecchettin saranno celebrato dal vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, e inizieranno alle ore 11 nella Basilica situata in Prato della Valle: a seguire è previsto il trasferimento della salma per un momento di preghiera nella piccola Chiesa Parrocchiale di Saonara, attorno alle ore 14. Solo in seguito, dopo il saluto della famiglia e degli amici di Giulia, il trasferimento al cimitero di Saonara per essere sepolta accanto alle spoglie della mamma Monica Camerotto, morta a 51 anni nell’ottobre 2022 dopo una lunga malattia. Per chi non riuscisse ad entrare nella Basilica saranno predisposti dei maxischermo nella vasta piazza che si affaccia su Santa Giustina: sarà invece sempre disponibile la diretta video streaming sui principali canali all-news (RaiNews24, TgCom24, SkyTG24) così come le singole dirette tv speciali previste da Tg1 e Tg5.

LA LETTERA DI GINO CECCHETTIN ALLA FIGLIA GIULIA DURANTE I FUNERALI: “DIRÒ LE COSE AL MEGLIO”

«Sto preparando un messaggio scritto che leggerò quel giorno. Non sono bravo con le parole, chiedetemi semmai di elettronica… ma sto cercando di dire le cose al meglio»: così negli scorsi giorni Gino Cecchettin, papà di Giulia, Elena e Davide, nell’annunciare ai giornalisti assiepati davanti alla casa di Vigonovo l’intenzione di leggere un messaggio dedicato alla memoria della piccola Giulia durante la Santa Messa dei funerali previsti oggi a Padova.

«Abbiamo scelto una chiesa grande affinché arrivi un messaggio di grande partecipazione, lo abbiamo voluto così perché arrivi questo messaggio», spiega poi il padre di Giulia in riferimento alla scelta della Basilica di Santa Giustina a Padova, comunque non troppo distante dal comune del veneziano dove vive la famiglia Cecchettin. Il Presidente del Veneto Luca Zaia ha firmato l’ordinanza che decreta lutto regionale per tutta la giornata di oggi, martedì 5 dicembre, in memoria di Giulia Cecchettin e delle altre donne uccise dalla furia di compagni, fidanzati, mariti etc. «Martedì, per le esequie di Giulia – ha affermato il Governatore Zaia in una nota – chiedo all’intero Veneto un segnale corale, forte e chiaro, contro la violenza di genere. Una giornata che diventi indelebile, che segni il passo perché fatti come questo possano non ripetersi più. Lo dobbiamo a Giulia, nel cui ricordo, e nel ricordo di tutte le donne uccise senza un perché, continueremo a lavorare stretti gli uni agli altri nel combattere la violenza di genere».

AI FUNERALI DI GIULIA ATTESI MATTARELLA, MELONI E ZAIA

Oltre al Presidente Zaia, attesi i massimi vertici dello Stato per i funerali di Giulia Cecchettin, a dimostrazione della testimonianza civile e pubblica che è stata in qualche modo la lunga vicenda della scomparsa (prima) e della morte (poi) della giovane ragazza veneta. Accanto al sindaco di Padova Giordani ci saranno la Premier Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Con immenso dolore è stata tolta al nostro grande affetto», si legge nel manifesto funebre affisso a Padova e a Vigonovo dalla famiglia Cecchettin che chiede a tutti di non portare fiori ma «offerte per opere di bene in memoria di Giulia».

Rapita e accoltellata nelle ore successive alla scomparsa dal fidanzato Filippo Turetta, il “caso” di Giulia Cecchettin tiene tutt’ora i fari de media puntati da oltre un mese in tutto il Paese: la sparizione, il ritrovamento del cadavere vicino al lago di Barcis, l’arresto di Turetta in Germania e l’estradizione negli scorsi giorni nel carcere di Padova. I funerali sono stati indetti solo dopo l’autopsia eseguita venerdì sul corpo di Giulia Cecchettin: la vittima è stata uccisa da Filippo Turetta nell’area industriale di Fossò – a circa 6 chilometri dalla sua casa – verso le 23.40 di sabato 11 novembre. 22 coltellate di follia per le ultime ore di vita disperate della giovane ragazza divenuta suo malgrado un “simbolo” della lotta contro le violenze di genere: «Scappava da me, l’ho rincorsa e uccisa», ha raccontato in carcere agli inquirenti nel lungo interrogatorio il ragazzo che ha ricevuto la prima visita dei genitori dopo l’arresto. Proprio dalla famiglia Turetta è giunto nelle scorse settimane il messaggio di vicinanza e cordoglio a Gino, Davide ed Elena Cecchettin: «Proviamo un immenso dolore per la povera Giulia. Siamo vicini alla sua famiglia, siamo devastati per quello che è accaduto. Ci fa male vederci additare come genitori inadeguati, come una famiglia simbolo del patriarcato», ha raccontato Nicola Turetta ai colleghi del “Corriere della Sera”.