«Luigi è si è sentito figlio di questa terra, responsabile di una parola da dire: questo suo zelo trovi nel Signore il premio delle sue fatiche, noi possiamo vivere anche grazie alla sua testimonianza di appartenenza alla Chiesa e di disponibilità continua ai cammini di pace e gioia che la Chiesa rappresenta come segno di speranza nel mondo»: ha chiuso così Mons. Delpini la cerimonia per i funerali di Don Luigi Negri in un Duomo di Milano gremito.
Alla celebrazione seguirà ora la tumulazione al cimitero di Vignate (Milano) sulla tomba di famiglia, come espressamente voluto dall’Arcivescovo di Ferrara scomparso lo scorso 31 dicembre. «Monsignor Luigi Negri ha vissuto con intensità la sua appartenenza alla Chiesa, la sua appartenenza al movimento di Comunione e Liberazione con i suoi modi perentori e il suo linguaggio tagliente. E noi celebriamo oggi la Pasqua di Gesù perché si compia per lui quell’essere di Cristo che introduce nell’appartenenza alla Chiesa nella comunione dei santi», ha spiegato l’Arcivescovo di Milano nell’omelia delle esequie. Ripercorrendo la pregnanza dell’essere discepoli di Cristo, Delpini ha ringraziato Monsignor Negri che in questa Chiesa «ha scelto, approfondito, vissuto la sua appartenenza, si è sentito milanese e ambrosiano, come attesta la sua scelta che il suo funerale fosse celebrato anche nella Chiesa di Milano, il rito ambrosiano. Qui ha incontrato, scelto, coltivato il carisma di don Giussani e la sua appartenenza a Comunione e Liberazione. Qui ora si celebra questo momento solenne del funerale con il mistero della nuova ed eterna alleanza che fa sintesi del suo ministero di prete, di intellettuale, di vescovo di San Marino e di Ferrara. Qui ora gli amici e tutta la Chiesa ambrosiana lo accompagnano con la preghiera, l’affetto, la gratitudine per il bene compiuto. Qui ora chiediamo che Mons. Negri preghi per noi per rendere più profondi i nostri rapporti, più intenso il senso di appartenenza, più abituale le vie del perdono e della riconciliazione». Qui sotto è possibile rivedere i funerali presso il Duomo di Milano, qui invece l’omelia di Mons. Mario Delpini.
IL MESSAGGIO DEL CARD. SCOLA
Anche il cardinale Angelo Scola, patriarca emerito di Venezia e arcivescovo emerito di Milano, ha voluto partecipare ai funerali di monsignor Luigi Negri. Lo ha fatto con un messaggio che è stato letto perché non poteva prendere parte di persona all’ultimo saluto. «La mia amicizia con don Luigi dura da una vita. Insieme abbiamo cercato di vivere la fede nell’attrattiva di Gesù, della Vergine, sua madre, e di tutti i santi». Ma il cardinale Scola ha sottolineato il loro impegno missionario, «la naturale conseguenza del dono della fede a cui ci ha conquistato fin da ragazzi il servo di Dio, monsignor Luigi Giussani».
L’impegno episcopale di Mons.Luigi Negri, «è stato l’occasione per testimoniare l’amabilità della Chiesa». Quindi, ha evidenziato il fatto che ha «profuso la sua competenza teologica e storica, segnando la personalità di molti fedeli». Quindi, il messaggio del cardinale Angelo Scola si conclude: «Mentre lo affidiamo al Padre, vogliamo raccogliere la sua testimonianza, perché quanto ci resta di vita terrena si spalanchi del tutto alla misericordia del Padre». (agg. di Silvana Palazzo)
“MONS. LUIGI NEGRI È TORNATO A CASA”
Secondo e ultimo appuntamento con le esequie di Mons. Luigi Negri, questa volta presso il Duomo di Milano: dopo i funerali celebrati stamane a Ferrara, la salma è giunta nella sua Milano accolta dall’Arcivescovo Mons. Mario Delpini che sta celebrando la Santa Messa in diretta su ChiesaTv e in video streaming. A concelebrare i funerali sono presenti i vescovo Perego, Camisasca, Martinelli, Mazza e Sanguineti.
Stamattina nel Duomo di Ferrara il saluto caloroso della città che lo ha ospitato per anni, con la quale non sono mancati momenti di discussione e ma anche una profonda e incessante ricerca dell’educazione alla vita cristiana di cui l’Arcivescovo emerito era convinto testimone. «Il Signore dona e il Signore toglie – ha detto ieri sera mons. Perego aprendo l’omelia della Messa in Basilica di San Francesco –. Le parole di Giobbe ritornano stasera a risuonare in questa basilica che accoglie la salma del confratello mons. Luigi Negri. Confratello che è tornato a casa, nella sua Chiesa di Ferrara-Comacchio, per ricevere e regalare il suo ultimo saluto: noi daremo a Lui il saluto e lo riceveremo da Lui». Ancora Mons. Perego, attuale Arcivescovo della Diocesi di Ferrara, ha ribadito l’importanza che Negri dava all’Incarnazione di Cristo nella storia: «L’Incarnazione rimanda immediatamente alla passione e morte di Gesù, al dono della sua vita per la salvezza degli uomini. E l’incontro con il Signore cambia la nostra vita, come ha cambiato la vita di Simone che diventa Pietro, il primo dei discepoli, come ha cambiato la vita del giovane Luigi Negri, poi sacerdote e vescovo. “Tutto di Cristo e tutto per la Chiesa”. In queste parole del vescovo Negri – ha osservato ancora mons. Perego – «ritroviamo la totalità del dono di sé a Cristo e alla Chiesa, con il proprio stile, con le peculiari qualità». Proprio l’Incarnazione e il mistero del Figlio di Dio, ha concluso l’Arcivescovo, sono il mistero «che ha guidato per tutta la vita il vescovo Negri, come il suo maestro e amico il Servo di Dio don Luigi Giussani».
LA LETTERA DI MONS. SANTORO PER LA MORTE DI LUIGI NEGRI
Sono cominciati nel Duomo di Ferrara i funerali di Mons. Luigi Negri, la prima delle due S. Messe di oggi 5 gennaio per l’ultimo saluto al grande Arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio, già vescovo di San Marino-Montefeltro. È disponibile qui la diretta in video streaming sulla pagina della Diocesi di Ferrara, celebra l’Arcivescovo di Bologna, Card. Zuppi.
In una commossa lettera pubblicata ieri, l’Arcivescovo metropolita di Taranto Mons. Filippo Santoro ha voluto omaggiare così l’amico e compagno fin dai tempi dell’università Cattolica a Milano. Santoro ricorda come Luigi Negri, dall’incontro con il Servo di Dio Luigi Giussani, ha sempre «difeso la ragionevolezza della fede riconoscendo nel mistero del Verbo incarnato la risposta piena alla condizione umana. Ha sempre incontrato studenti ed insegnanti, mostrando che il Signore si fa particolarmente presente in una amicizia che abbraccia tutta la vita e la spalanca a giocarsi in tutti gli aspetti della cultura e della società». Per Mons. Negri la questione della fede, ribadisce l’Arcivescovo di Taranto, si identificava in maniera ineludibile con la questione della vita: «per questo era passionale nell’annuncio cristiano e nella battaglia per conservare intatto il contenuto essenziale della fede».
I FUNERALI DI MONS. LUIGI NEGRI: DOPPIE ESEQUIE
Si terranno oggi 5 gennaio 2022 i funerali di Mons. Luigi Negri, Arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio e primo segretario del Servo di Dio don Luigi Giussani fin dalle origini del Movimento di Comunione e Liberazione. Come ha spiegato l’Arcidiocesi di Ferrara, nella serata di ieri l’ultima veglia di preghiera è stata preceduta dalla Santa Messa con l’Arcivescovo di Ferrara-Comacchio S.E. Mons. Gian Carlo Perego: oggi invece i funerali di Mons. Negri si “sdoppieranno” in due momenti per consentire a più persone di potervi partecipare senza creare eccessivi assembramenti in epoca Covid.
Alle ore 10 oggi presso la Basilica di San Francesco a Ferrara si svolgono le esequie celebrate da S.Em. il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna: sarà possibile seguire la celebrazione in diretta video streaming qui sul sito della Diocesi.
LUIGI NEGRI E L’ABBRACCIO DELLA SUA MILANO IN DUOMO: FUNERALE CON DELPINI
La salma di Mons. Luigi Negri proseguirà poi verso Milano dove alle ore 15.00 si terranno le celebrazioni con l’Arcivescovo di Milano S.E. Mons. Mario Delpini in Duomo. Anche qui sarà possibile partecipare a distanza con la diretta tv sul canale Chiesa Tv (195 del Digitale Terrestre), in diretta video streaming sul portale della Diocesi di Milano e sulla pagina Facebook di ChiesaMilano.
Seguirà poi la tumulazione al cimitero di Vignate nella tomba di famiglia, secondo le volontà dell’Arcivescovo emerito salito al cielo lo scorso 31 dicembre (dopo un’ultima fase di acuta malattia presso la Casa di Cura Ambrosiana di Cesano Boscone, Milano).
L’ULTIMO SALUTO A LUIGI NEGRI, ARCIVESCOVO EMERITO DI FERRARA
Per chi volesse ricordare con una donazione l’Arcivescovo Emerito Luigi Negri, la Diocesi di Ferrara suggerisce 4 istituzioni: Università Cattolica di Milano, Caritas Diocesana di Ferrara, Banco Alimentare e Seminario Arcivescovile di Ferrara-Comacchio. Come ha spiegato l’ex senatore Rocco Buttiglione in un ricordo commosso su “IlSussidiario.net”, in Luigi Negri «viveva lo spirito della Gioventù studentesca delle origini: l’entusiasmo per la scoperta di Gesù Cristo, vero uomo e Logos di Dio, centro del cosmo e della storia, criterio per comprendere tutta la storia della umanità e quella di ogni singola persona umana. Da quella scoperta nasceva un interesse per tutto l’umano ed una fraternità per ogni persona umana. Da qui anche il coraggio di un giudizio da portare sulla realtà umana a partire da quel criterio di verità e di giudizio che è Cristo incarnato in una storia umana concreta». Come ha invece commentato il Presidente ad interim di Comunione e Liberazione, Davide Prosperi, di Negri rimarrà sempre scolpita la sua incredibile preferenza per l’educazione di generazioni di giovani alla realtà viva e incarnata di Cristo: «la sua passione missionaria che non perdeva occasione di richiamare al popolo cristiano e il suo fervore culturale che si è tradotto in un’intelligente lettura della modernità alla luce dell’avvenimento cristiano». Per chi ha potuto anche solo una volta “imbattersi” in Luigi Negri non poteva che rimanerne colpito dalla straordinaria capacità di rendere attrattivo ancora oggi dopo 2022 anni l’incontro cristiano: una fede intelligente, viva e salvifica, come del resto è avvenuto con Mons. Negri nell’incontro con il geniale educatore e sacerdote don Luigi Giussani.