Maurizio Costanzo, date e orari della camera ardente e dei funerali

Ci ha lasciati quest’oggi Maurizio Costanzo, uno dei pionieri del talk show televisivo nonché pilastro del giornalismo e del piccolo schermo italiano. In queste ore numerosi artisti e colleghi si sono stretti al suo ricordo, omaggiandolo sui social con profondo cordoglio, e anche Mediaset ha optato per alcuni cambiamenti nel palinsesto in segno di lutto. Intanto, sul sito del Comune di Roma sono state diffuse le informazioni inerenti all’allestimento della camera ardente e ai funerali del compianto giornalista.



Come si legge sul comunicato pubblicato in queste ore, la camera ardente verrà allestita nei prossimi due giorni presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio. L’apertura al pubblico è fissata per sabato 25 febbraio dalle ore 10.30 alle 18.00 e domenica 26 febbraio dalle ore 10.00 alle 18.00. I funerali, invece, si svolgeranno nella giornata di lunedì 27 febbraio, alle ore 15, presso la Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma.



È morto Maurizio Costanzo, grande protagonista del giornalismo e della tv

Questi sono gli appuntamenti per rivolgere un ultimo, toccante saluto a Maurizio Costanzo. Nei prossimi giorni saranno numerosissimi gli amici, i colleghi e gli estimatori in pellegrinaggio verso Roma per ricordare, per un’ultima volta, colui che ha significativamente rivoluzionato il modo di fare televisione. Non solo confermandosi un grande giornalista ed informatore, conoscitore attento e curioso della cronaca e dell’attualità, ma diventando pioniere del genere del talk show televisivo grazie al suo eterno e amatissimo Maurizio Costanzo Show.



Come si legge sul sito del Comune di Roma, anche la presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli ha voluto ricordare il giornalista: “Un monumento del giornalismo e della televisione italiana. Ci ha accompagnato, con il suo sguardo brillante e acuto, nelle più importanti vicende del nostro paese, raccontandone i protagonisti e i risvolti. Figlio di Roma, lo ricorderemo con affetto, come se non fosse mai andato via dagli schermi nelle nostre case“.