“Uno scenario devastante, la scena che si è presentata davanti ai miei occhi non è descrivibile. La cabina accartocciata contro gli abeti che l’hanno fermata, persone sbalzate fuori dall’abitacolo. Come mamma sono rimasta colpita in modo particolare dai i corpi dei bambini senza le loro scarpine. Siamo tutti molto provati”. La voce di Marcella Severino, sindaco di Stresa, è ancora scossa, il giorno dopo, quando parliamo con lei al telefono: “Come sindaco metto in preventivo tante problematiche, le alluvioni, le nevicate, ma mai avrei pensato a una cosa del genere. Se lei parla con qualunque abitante di Stresa le dirà che avrebbe preso quella funivia a occhi chiusi dopo anni di lavori per metterla in sicurezza”. Al momento, ci ha detto ancora il sindaco, “non siamo in grado di fornire notizie sulla dinamica dell’incidente”, anche se l’ipotesi che sembra farsi maggiormente strada è quella del mancato funzionamento del freno di emergenza. Dopo la rottura del cavo la cabina avrebbe preso velocità iniziando a scendere, finendo catapultata fuori dei cavi di sostegno.
Dopo l’incontro in prefettura, ci sono novità dal punto di vista tecnico?
L’incontro di stamattina (ieri, ndr) è avvenuto con il ministro dei Trasporti, che è venuto qui a Stresa, e con il personale del pronto intervento, che ha presentato al ministro lo scenario di quanto successo. Non erano presenti le persone preposte alle indagini tecniche, ci sarà un altro tavolo apposito per questo. Intanto procedono gli esami.
I soccorsi sono stati immediati, da quel che abbiamo potuto vedere, è così?
Sono stati efficientissimi. Anche il ministro ha ringraziato tutti, così come li abbiamo ringraziati io, il questore e il prefetto. Ognuno di loro ha fatto la propria parte in modo molto professionale. È vero che eravamo tutti molto provati dalla situazione che non era proprio usuale anche se sono tutte persone preparate per questo genere di interventi ed emergenze. C’è stato un coordinamento eccellente, purtroppo non si sono potute salvare vite perché non si era nelle condizioni per farlo.
Adesso sul luogo dell’incidente si sta indagando?
L’area è stata subito messa in sicurezza dalla Protezione civile e dalle forze dell’ordine. È stata tutelata la privacy di queste persone. Siamo molto orgogliosi di come è stato gestito il tutto.
Un sindaco mette in conto situazioni difficili ed estreme. Aveva mai pensato a un dramma come questo?
No, io metto in preventivo le alluvioni quando arrivano tonnellate di legna sulle sponde del lago, o le grandi nevicate; queste cose sono ricorrenti in una città di lago e pedemontana, ma questa sciagura non era immaginabile. Anche perché negli ultimi anni erano stati fatti lavori di messa in sicurezza, qualunque abitante di Stresa le direbbe che sarebbe salito a occhi chiusi sulla nostra funivia. E ci salivano tanti turisti. È stata una notizia che ci ha lasciato tutti basiti. Nella disgrazia c’è stata la fortuna che siamo in periodo Covid, per cui la funivia viaggiava seguendo le norme di sicurezza, cioè con un numero ridotto di passeggeri. Altrimenti non posso immaginare che strage sarebbe stata.
Che impatto ha avuto la tragedia sulla città e sulla comunità locale?
È una comunità che non finisce mai di stupirmi. Al di là della grande presenza di tutti i nostri volontari della Croce rossa, della Protezione civile, dei vigili del fuoco, subito al mio assessore al Turismo tutti gli albergatori hanno messo a disposizione le loro strutture per ospitare eventualmente i parenti delle vittime. Anche i tassisti si sono messi a disposizione per garantire gli spostamenti di queste persone. L’altra sera, per dirle, sono tornata in comune alle 21 e ci hanno portato la pizza. È una grande comunità, ringrazio anche tutti i sindaci che mi hanno contattata in queste ore: questo è un territorio che davanti a una cosa imprevedibile ha risposto egregiamente.
Impatterà questa tragedia sulla ripresa turistica appena cominciata?
Spero che la gente continui a venire a Stresa per aiutarci e sostenerci. Noi speriamo sempre di essere all’onore delle cronache per altre cose, questa è una brutta giornata davvero. A Stresa si sta talmente bene e sereni che penso che la gente voglia premiarci venendo qui numerosi.
(Paolo Vites)
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