Fuorigioco semiautomatico, “pronti ad applicarlo in Serie A”

Il fuorigioco semiautomatico arriva anche in Serie A. Dopo aver esordito in Champions League e al Mondiale in Qatar, la tecnologia sarà applicata anche nel nostro campionato. Ad annunciarlo è stato Lorenzo Casini, presidente della Lega di Serie A. “Siamo pronti ad applicarlo già dalla ripresa del campionato, il prossimo 4 gennaio”, ha spiegato. In realtà, i tempi dovrebbero essere un po’ più lunghi. I test per far sì che il fuorigioco semiautomatico sia realtà devono ancora essere ultimati.



Se tutto andrà per il verso giusto, il fuorigioco semiautomatico potrà essere applicato a partire dalla prima giornata di ritorno in programma dal 27 gennaio. Servono però anche i pareri positivi della Figc e dell’Aia perché possa essere ufficialmente applicato. Il fuorigioco semiautomatico è un supporto tecnologico all’interno dell’ambito Var che funziona grazie alle 12 telecamere dedicate. Le immagini vengono elaborate dall’intelligenza artificiale in tre dimensioni: questa infatti riconosce 29 punti sul corpo di ogni giocatore in campo e ne riproduce la fisicità. In 20 secondi, dunque, viene ufficializzata la decisione.



Fuorigioco semiautomatico tra le novità in Serie A

Il presidente della Lega di Serie A, Lorenzo Casini, ha annunciato la novità ospite di Casa Italia, in onda sui canali Rai. Qui ha parlato del progetto di riforma della Serie A che verrà presentato il 15 dicembre: “Dopo la mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale come Lega abbiamo il dovere di proporre riforme che attraversano tutti gli ambiti: dal settore sportivo, per esempio migliorare la Var e i tempi effettivi, alla valorizzazione dei giovani, elemento qualificante della riforma. Vorremmo investire sulle Youth Finals e concentrare in una sola settimana tutte le finali di campionato giovanile in uno stesso posto, Primavera e Under, in modo da avere un unico grande evento“.



Secondo il presidente del massimo campionato italiano, “Anche l’aiuto alla Nazionale è dentro il pacchetto delle riforme con la valorizzazione dei giovani e la disponibilità per gli stage. In generale, un maggiore impiego di giovani attraverso le seconde squadre“.