Saltare la fila e farsi somministrare il vaccino prima degli altri. Un fenomeno purtroppo molto diffuso, al punto che secondo le attuali stime, secondo i dati snocciolati dal direttore del Tg di La7, Enrico Mentana, a rendersi protagonisti di un comportamento simile sarebbero state fino ad oggi in media 3 persone su 10. Come spiegato dal giornalista, infatti, “su un totale di 1.312.275 dosi di vaccino fino a ora utilizzate, ben 397.583 sono state iniettate a personale non sanitario e non appartenente alle altre aree a rischio come ad esempio quelle degli ospiti delle Rsa e degli ultraottantenni“. Ma cosa succede ai cosiddetti “furbetti del vaccino”? Beh, stando alle conseguenze cui si rischia di andare incontro si può dire che in fondo questi soggetti tanto “furbetti” poi non sono. Al riguardo oggi Libero Quotidiano titola in taglio medio: “I furbetti del vaccino rischiano la galera“.
FURBETTI DEL VACCINO, COSA RISCHIANO?
Secondo il quotidiano diretto da Pietro Senaldi, infatti “chi salta la fila può essere inquisito per peculato: pene da 3 a 10 anni”. Per i furbetti del vaccino il momento della verità arriverà al momento di fare la seconda dose di vaccino, dal momento che “con i richiami uscirà allo scoperto chi ha barato e saranno guai”. A spiegare perché il rischio della galera sia concreto è stato ieri il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ospite a L’Aria che tira ha dichiarato: “Me ne sto occupando, volevo ricordare a coloro che immaginano di aver compiuto delle irregolarità che si tratta di un reato grave, è un peculato, è un’appropriazione di beni pubblici in maniera illegale: se non ricordo male è punita da 3 a 10 anni di reclusione ed è consentita la misura cautelare e si va in galera, vorrei che fosse chiaro“. A rischio, dunque, non solo i furbetti che il vaccino se lo sono fatti somministrare, ma anche quelli che l’hanno consentito…